"Tiro a bersaglio sui soldati": cosa succede Bakhmut tra Wagner e forze di Kiev

Le forze del gruppo Wagner controllano la maggior parte della parte est di Bakhmut ma non riescono ad avanzare in direzione ovest

"Tiro a bersaglio sui soldati": cosa succede Bakhmut tra Wagner e forze di Kiev

A est i russi, con i soldati del gruppo Wagner che continuano ad avanzare pur dovendo fare i conti con importanti perdite. A ovest gli ucraini, che resistono all’avanzata nemica recando loro più danni del previsto. La città di Bakhmut è letteralmente divisa in due quadranti e ancora non sappiamo quando e se cadrà. Ma soprattutto non sappiamo chi uscirà vincitore da una battaglia che va ormai avanti da settimane.

Bakhmut divisa in due

L’ultima analisi diffusa dall’intelligence della Difesa britannica ha aggiornato lo scenario di Bakhmut. Le forze del gruppo Wagner controllano la maggior parte della parte est della città, mentre gli ucraini, vulnerabili ai continui tentativi russi di aggirare le loro linee di difesa da nord e da sud, mantengono le difese ad ovest.

La linea del fronte, situata sull’omonimo fiume che attraversa il centro urbano, è molto difficile da superare, tanto che si sarebbe trasformata in una zona di neutralizzazione che impedirebbe ai russi di avanzare. Negli ultimi quattro giorni, spiegano gli 007 di Londra, le forze del gruppo Wagner hanno preso il controllo della maggior parte della parte orientale della città contesa mentre in centro, come detto, il fiume Bakhmut segna ora la linea del fronte.

"Le forze ucraine tengono la parte occidentale della città e hanno demolito i ponti più importanti sul fiume, che attraversa in direzione nord-sud una striscia di terreno aperto larga fra i 200 e gli 800 metri, tra le aree edificate", si legge nel bollettino britannico.

Le difficoltà del gruppo Wagner

Per quale motivo il gruppo Wagner non riesce ad avanzare come vorrebbe? Sembra che le unità ucraine, dopo aver minato i ponti sul fiume, possano sparare dagli edifici fortificati situati sulla sponda occidentale del corso d’acqua. E che da postazioni rinforzate stiano facendo un micidiale "tiro al bersaglio" sui mercenari russi, causando altissime perdite. "Quest'area è diventata una killing zone, una zona di morte, rendendo molto difficile per le forze Wagner continuare il loro assalto frontale verso occidente", sottolinea ancora l’intelligence britannica.

Nel frattempo, ha evidenziato l’Associated Press, i blogger militari russi e altri account Telegram pro Cremlino hanno affermato che le forze russe sono entrate in un impianto di lavorazione dei metalli nel nord-ovest della città. L’Institute for the Study of War, un think tank con sede a Washington, ha anche fatto riferimento a filmati geolocalizzati che mostrano le forze russe entro 800 metri dall'impianto AZOM, un complesso fortemente edificato e fortificato.

Ebbene, dai primi riscontri pare che l'apparente concentrazione di Mosca sulla cattura dell'impianto - anziché optare per un accerchiamento più ampio del Bakhmut occidentale tentando di prendere i villaggi vicini - possa portare ad un'ulteriore ondata di vittime russe.

La resistenza di Kiev

Yevgeny Prigozhin, fondatore del gruppo Wagner, ha intanto scritto su Telegram che l'esercito ucraino starebbe organizzando i preparativi per una controffensiva nell'area di Bakhmut. "Sì, è noto che il nemico sta preparando una controffensiva. Ovviamente stiamo facendo tutto il possibile per evitare che ciò accada", ha detto Prigozhin.

In ogni caso non è da escludere che i mercenari possano condurre una sorta di pausa tattica temporanea per

attendere rinforzi russi convenzionali e rifornirsi in preparazione di costose operazioni nella Bakhmut centrale. I prossimi giorni saranno decisivi per capire su quali binari si incanalerà la battaglia.

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