Israele spegne Gaza. Netanyahu: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto". Terzo italiano disperso | La diretta

Giorno numero cinque dell'attacco contro Israele. Tel Aviv schiera 300mila soldati al confine con Gaza, che resta senza elettricità. Rappresaglia di Hezbollah al confine col Libano, mentre Hamas riprende il lancio di razzi contro le città israeliane. Le ultime notizie

Israele spegne Gaza. Netanyahu: "Ogni membro di Hamas è un uomo morto". Terzo italiano disperso | La diretta
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Nel quinto giorno di guerra contro Hamas, Israele ha bombardato la casa di Mohammed Deif, capo delle brigate al-Qassam, l’ala militare dell’organizzazione palestinese. Nell’attacco a Khan Younis sono morti i parenti del comandante dei miliziani. "La massima priorità è quella di eliminare i comandanti di Hamas", affermano le forze armate di Tel Aviv. Nel frattempo le vittime israeliane sono arrivate a 1.200, ha confermato il tenente colonnello delle Idf Jonathan Conricus. I terroristi stanno bombardando in queste ore il centro di sviluppo infantile dell'ospedale di Ashkelon. Dagli Stati Uniti nuovi aiuti militari a Israele, ma il presidente Joe Biden, impegnato a garantire un corridoio umanitario, ha invitato il premier Benjamin Netanyahu a limitare le vittime civili nell'operazione su Gaza. Rappresaglia di Hezbollah al confine con il Libano, da dove sono partiti dei missili antitank. L’esercito israeliano intanto ha posizionato 300mila soldati intorno alla Striscia. Ecco tutti gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 11 ottobre.

"Cancelleremo Hamas"

Ogni componente del gruppo islamico di Hamas "è un uomo morto": lo ha assicurato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In occasione dell'annuncio ufficiale della formazione di un governo di emergenza con l'opposizione, Netanyahu ha aggiunto "mettiamo da parte ogni altra considerazione" e ha definito "fondamentale" il sostegno degli Stati Uniti. L'attacco condotto da Hamas sabato scorso è stato "il peggior attacco terroristico che il mondo abbia mai visto". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, secondo cui "quello che è successo non accadeva al popolo ebraico dal 1945". Parlando al Paese accanto al primo ministro Benjamin Netanyahu e al leader di Unità Nazionale Benny Gantz, il ministro ha promesso che "cancelleremo Hamas". "Hamas, Daesh di Gaza, sarà spazzato via dalla faccia della terra", ha insistito, sottolineando che "non esiste una situazione in cui voi uccidete bambini israeliani e noi ci occupiamo delle nostre cose".


Erdogan apre negoziati con Hamas per liberare gli ostaggi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un processo di negoziati con Hamas per ottenere la liberazione degli ostaggi israeliani rapiti dal gruppo islamista. Lo ha confermato una fonte ufficiale dopo che l'informazione era stata diffusa dal canale Tv privato Haberturk. "Stanno negoziando per la liberzione degli ostaggi", ha detto la fonte.

Usa: "A lavoro per corridoio da Gaza"

"Stiamo discutendo attivamente con gli israeliani e l'Egitto riguardo ad un corridoio sicuro per l'uscita degli stranieri da Gaza e l'ingresso degli aiuti nella Striscia". Lo ha annunciato nel corso di un punto stampa il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby. "Hamas è il male puro, non sono solo terroristi", ha detto Joe Biden ad un incontro con i leader delle comunità ebraiche alla Casa Bianca. L'attacco contro Israele "non è stato solo odio è stata crudeltà", ha sottolineato il presidente americano ricordando che la strage di oltre 1.000 israeliani è stata la peggiore per il popolo ebraico dall'Olocausto.

Israele: "Iniziamo offensiva di terra"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha promesso una notevole escalation militare nelle prossime ore a Gaza, città che dalle 14.00 di oggi è rimasta senza elettricità dopo lo stop operativo dell'ultima centrale elettrica. Gallant, riferisce l'agenzia Reuters, ha detto alle truppe israeliane, che si stanno ammassando intorno alla Striscia, che l'attacco si intensificherà. "Abbiamo iniziato l'offensiva dall'aria, più tardi arriveremo anche da terra. Stiamo controllando l'area dal secondo giorno e siamo all'offensiva. Non farà che intensificarsi. Hamas voleva un cambiamento e lo otterrà. Quello che c'era a Gaza non ci sarà più", ha spiegato il ministro.

Tre italiani dispersi

Sono tre i cittadini italo-israeliani dispersi in Israele. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un messaggio su X. "Purtroppo abbiamo appena appreso, su segnalazione dei genitori, che manca all'appello un terzo cittadino italo-israeliano, Nir Forti. Ho appena parlato con la famiglia cui ho garantito massima assistenza". Ieri Tajani ha tenuto un'informativa alla Camera dei Deputati, confermando la scomparsa dei due coniugi Eviatar Moshe Kipnis e Lilach Lea Havron e la presenza di dieci italiani sulla Striscia di Gaza, tra cui una bambina di un anno.

Nir Forti avrebbe partecipato, insieme alla sua fidanzata israeliana, al Festival della Musica di Be’eri dove, secondo quanto riferito da un amico, sarebbe stato ferito al torace.

Bambini francesi rapiti da Hamas

Tra i civili rapiti dai terroristi di Hamas ci sono anche dei bambini francesi. Lo ha detto il primo ministro francese Elisabeth Borne, secondo cui diversi connazionali minorenni sono stati probabilmente sequestrati dall'organizzazione che tiene in ostaggio centinaia di persone dal primo giorno di guerra. Secondo al-Arabiya, l'Egitto avrebbe ottenuto dall'organizzazione palestinese l'impegno a non maltrattare gli ostaggi.

Tel Aviv sotto attacco: missili e allarme nell'aeroporto

Non ci sono feriti nell'ultimo bombardamento di Tel Aviv condotto da Hamas dalla Striscia di Gaza. Lo segnala, citato dal Times of Israel, il gruppo di soccorso israeliano Magen David Adom, che parla di "grande attacco missilistico" anche nella regione delle pianure della Giudea. Nella capitale erano risuonati da poco gli allarmi antiaerei, scattati per la seconda volta in un'ora anche nell'aeroporto Ben Gurion. Questa mattina i media israeliani hanno riportato che un edificio residenziale a Sderot è stato colpito dopo una tregua durata solo poche ore. I soccorsi israeliani hanno comunicato che non ci sono stati feriti nell'attacco. Le Idf hanno calcolato che sono partiti circa 5mila razzi da Gaza da sabato a oggi.

Uccisi nove funzionari Onu a Gaza

Nove membri dello staff dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da sabato 7 ottobre. Lo riferisce la stessa organizzazione in un post su X. "La protezione dei civili è fondamentale, anche in tempi di conflitto. Dovrebbero essere protetti in conformità con le leggi di guerra", ha detto Juliette Touma, direttore delle comunicazioni di Unrwa.

Allerta droni in un kibbutz

È in corso un'allerta aerea nel kibbutz di Nir Oz. Il Times of Israel riporta una possibile infiltrazione con droni nella piccola comunità nel sud di Israele, già località di durissimi combattimenti con i miliziani di Hamas.

Mea culpa dell'esercito: "Non abbiamo prevenuto quello che è successo"

Per la prima volta dall'inizio della guerra l'esercito israeliano ha ammesso di aver sottovalutato la minaccia rappresentata da Hamas. "Come esercito, siamo tutti responsabili per non aver prevenuto quello che è successo. Siamo tutti responsabili e io sono responsabile", ha riconosciuto il generale Omer Tishler, capo di staff dell'aviazione militare, il quale ha promesso un'indagine sull'invasione dei terroristi palestinesi. "Non prendiamo di mira i civili: c'è un obiettivo specifico per ogni attacco", ha proseguito Tishler.

Mezzo israeliano
Mezzo militare israeliano sulla Striscia di Gaza.

Missili dal Libano

Scambio di colpi tra Israele e Libano meridionale, dov'è stato avvertito dalle Forze di difesa israeliane il lancio di un missile anticarro contro una postazione militare situata alla frontiera tra i due Stati. I miliziani di Hezbollah hanno rivendicato l'attacco, considerato una rappresaglia per la morte di tre combattenti eliminati negli ultimi giorni dagli israeliani. Le Idf riferiscono di aver usato un drone per bombardare le posizioni nemiche. Il fronte settentrionale preoccupa Israele perché è qui che sono aumentate chermaglie coi guerriglieri del "Partito di Dio" libanese, i quali hanno minacciato di intervenire nell'eventualità di un'incursione israeliana sulla Striscia di Gaza.

Hezbollah scrive che il numero di perdite israeliane sarebbe alto. "La resistenza islamica - si legge in un comunicato diffuso dai media libanesi - sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, in particolare quando questi attacchi fanno martiri".

Missili Hezbollah Libano
Fumo dalle postazioni militari su una collina dopo un bombardamento israeliano alla periferia del villaggio di Dhayra, vicino al confine libanese-israeliano.

Quante persone sono morte

Cambia ancora il bilancio delle vittime israeliane. Il tenente colonnello Jonathan Conricus, ha fatto sapere che i morti sono adesso più di 1.200 e i feriti curati in ospedale ammontano a 2.700. Come ha spiegato il portavoce, questi nuovi aggiornamenti non sono legati a scontri in particolare. Man mano che l’esercito libererà le zone teatro di combattimenti o stragi commesse dai terroristi, sarà possibile avere stime certe anche dai luoghi finora rimasti esclusi dal computo, come i kibbutz.

Il ministero della Sanità della Palestina invece ha comunicato la morte di 1.055 persone e il ferimento di altre 5.184 a Gaza.

Accordo tra Netanyahu e Gantz per governo di emergenza

È stato siglato l'accordo tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e Benny Gantz, membro dell'opposizione, per la formazione di un governo di emergenza. A darne notizia è il quotidiano israeliano "Israel Hayom". Il partito Likud ha raggiunto l'intesa solo con Gantz: l'ex premier Yair Lapid, leader del partito Yesh Atid, si è rifiutato finora di entrare nell'esecutivo. Lapid ha chiesto a Netanyahu di rimuovere dal governo i ministri Ben Gvir e Smotrich, giudicati troppo estremisti. I membri della coalizione hanno deciso di sospendere la controversa riforma della giustizia.

Il ministero dell'Interno di Tel Aviv ha ordinato il rinvio di "almeno tre mesi" delle elezioni locali previste il 31 ottobre in tutto il Paese. Non avveniva dal 1973.

Il Papa: "Israele ha diritto di difendersi"

Papa Francesco riconosce il diritto di Israele a difendersi, ma mette in guardia dai rischi di un "assedio totale" a Gaza. "È diritto di chi è attaccato di difendersi, ma sono molto preoccupato per l'assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti. Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al confitto tra israeliani e palestinesi ma alimentano l'odio, la violenza, la vendetta, e fanno solo soffrire gli uni e gli altri", ha commentato il Pontefice dopo un'udienza generale. "Prego – conclude – per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto, e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati".

Washington schiera la portaerei Ford nel Mediterraneo

La portaerei statunitense Uss Gerald Ford è giunta nel Mediterraneo orientale, una mossa che gli Stati Uniti hanno deciso come ammonimento ad altre potenze regionali che potrebbero allargare il conflitto in corso. "L'arrivo è un potente segnale di deterrenza per ogni eventuale attore ostile a Israele", ha spiegato il generale Michael Erik Kurilla dello Us Central Command.

"Non capisco perchè gli Stati Uniti stiano dispiegando portaerei nel Mar Mediterraneo", è la reazione del presidente russo Vladimir Putin. "Ce n'è una lì, ne stanno annunciando una seconda. Non vedo davvero il motivo per cui lo fanno, si apprestano a bombardare il Libano o cosa? Cosa faranno? Oppure hanno semplicemente deciso di spaventare qualcuno? Lì ci sono persone che non hanno più paura di nulla", ha spiegato il capo del Cremlino durante un forum sull'energia.

Bombe su Gaza, moli nel mirino

Notte di intensi bombardamenti su Gaza. Dopo aver attaccato il porto, nelle prime ore della giornata l’aeronautica di Tel Aviv ha colpito con navi lanciamissili ed elicotteri i moli di Khan Yunis e Gaza, obiettivi navali sfruttati da Hamas per compiere assalti contro la costa israeliana. Nei raid è stato ucciso un subacqueo palestinese che stava tentando di infiltrarsi in territorio israeliano.

L’esercito ha schierato 300mila uomini ai confini con Gaza e ha reso nota la neutralizzazione di circa 450 obiettivi nemici appartenenti ad Hamas e ai suoi alleati, oltre alla distruzione di un sistema di rilevamento aereo.

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