Putin incontra le madri dei soldati in guerra: "Non credete alle fake news"

Da Putin anche un rimpianto per non aver unito il Donbass alla Russia già nel 2014: "Si sarebbero risparmiate le vite di tanti civili". Il Cremlino ha puntato il dito anche contro l'informazione "usata come arma"

Putin incontra le madri dei soldati in guerra: "Non credete alle fake news"

In occasione della festa della mamma in Russia, il presidenteVladimir Putin ha voluto incontrare alcune madri dei soldati riservisti attualmente impegnati in Ucraina. Una scelta, così come commentato dallo stesso leader del Cremlino, motivata dal fatto di voler ascoltare direttamente dalle famiglie dei soldati le informazioni “e le relative valutazioni”.

“Condivido la vostra sofferenza, ma l'operazione era necessaria”

L'incontro era già stato annunciato nei giorni scorsi dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. E oggi a Mosca sono state convocate diverse madri di soldati morti in Ucraina oppure attualmente impegnati nel conflitto.

Per voi che avete i figli nella zona dell'operazione speciale – ha dichiarato Putin – la festa della mamma è associata con un sentimento di ansia e preoccupazione. I vostri ragazzi sono degli eroi e voglio sappiate che condivido questo dolore con voi e, ovviamente, faremo di tutto affinché non vi sentiate dimenticate, faremo tutto il possibile perché sentiate una spalla accanto a voi”.

In questa maniera il presidente russo ha quindi espresso le condoglianze a chi ha perso i figli nelle trincee in Ucraina. Ma, al tempo stesso, ha anche dichiarato di non avere alcun rimpianto. “Si sta facendo – ha detto – quanto necessario, non ci sono rimpianti per la scelta di aver avviato l'operazione militare”.

Un modo quindi per Putin sia per placare l'insofferenza sempre più acuta di chi ha propri familiari in guerra e sia per promettere aiuti per chi ha perso figli e mariti nel conflitto. Del resto il Cremlino è ben cosciente di come, specialmente nella parte occidentale della federazione, in tanti sono scappati all'estero all'annuncio della mobilitazione parziale arrivata a settembre. Segno di come migliaia di famiglie percepiscono la guerra come un sacrificio troppo oneroso, ponendosi quindi a distanza dalla retorica delle autorità di Mosca che invece vedono nelle operazioni in Ucraina quasi un “male necessario”.

“Non ascoltate internet e le notizie che arrivano da lì”

Un passaggio del discorso di Putin alle madri dei soldati in guerra è stato dedicato alla falsa informazione, ritenuta dal presidente russo come “un altro tipo di arma” usata in Ucraina. “La vita è più complicata e diversificata di quella che viene mostrata sugli schermi televisivi - ha dichiarato - e ancora di più su Internet. Non potete fidarvi di nulla lì, ci sono molte fake, inganni, bugie”.

Con la tecnologia moderna – ha poi proseguito Putin – l'uso dell'informazione è diventato una specie di arma particolarmente rilevante ed efficace. Ho voluto questo incontro anche per questo motivo, per avere informazioni da fonti diverse. Cercherò di fare in modo che tutto ciò di cui parleremo oggi sia preso in considerazione e utilizzato nella vita reale”.

“Il Donbass? Forse dovevamo annetterlo già nel 2014”

Nel corso dell'incontro poi Vladimir Putin ha voluto ribadire la propria convinzione di ottenere quanto prima tutti i risultati che si era prefissato prima del conflitto. Il presidente russo si è poi lasciato andare a quello che è sembrato un importante rimpianto.

La riunione della Russia con il Donbass – ha detto – avrebbe dovuto avvenire già nel 2014, ma le autorità russe speravano che sarebbe stato possibile raggiungere un accordo con l'Ucraina. Speravamo di essere in grado di concordare la riunione di Luhansk e Donetsk con la Russia nel quadro degli accordi di Minsk, lo volevamo davvero. Adesso è diventato evidente che questa riunione avrebbe dovuto avvenire prima, e non ci sarebbero state così tante perdite tra i civili, così tanti bambini morti”.

Infine, anche una precisa accusa contro gli alleati dell'Ucraina.

Siamo costretti a combattere non con gli ucraini – ha dichiarato Putin – ma con coloro che forniscono e pagano tutto. Li usano come carne da cannone, senza esagerazione. Non contano le perdite, e coloro che si comportano in modo errato, secondo loro, vengono fucilati di fronte alla formazione”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica