L'avviso di Zelensky a Mosca: "Pronti alla controffensiva"

Il presidente ucraino è fiducioso nonostante la superiorità aerea russa: "Avremo successo ma molti soldati moriranno"

L'avviso di Zelensky a Mosca: "Pronti alla controffensiva"
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"Siamo pronti per la controffensiva": così, senza troppi giri di parole, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Intervistato dal Wall Street Journal, il numero uno di Kiev si è detto fortemente fiducioso nonostante la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia.

Zelensky chiede armamenti

Nel corso del dialogo con il quotidiano americano, Zelensky si è soffermato sulla necessità di ottenere armamenti più avanzati: "Tutti sanno che lanciare una controffensiva senza avere la superiorità aerea è molto pericoloso". In particolare, il presidente ucraino ha posto l'accento sui sistemi antimissile Patriot, unica arma al mondo in grado di fermare certi tipi di attacchi, tra cui quelli aerei e quelli di missili balistici:"Questi attacchi oggi colpiscono scuole, ospedali, infrastrutture e centrali energetiche in Ucraina".

"Con circa 50 Patriot, per la maggior parte si eviterebbero morti", ha proseguito Zelensky: "Immaginate la sensazione di un soldato che sa di non avere un tetto di protezione sulla testa, e non capisce perché i Paesi confinanti ce l'hanno". Una battuta anche sui jet da combattimento, altra richiesta avanzata da Kiev: "Se tutti sanno che è importante la difesa aerea, perché c'è un problema a darci aerei moderni? Qual è il problema?".

"Nato? Vorremmo essere menzionati"

Un altro dossier rovente riguarda l'ingresso dell'Ucraina nella Nato, Zelensky ha sottolineato che adesso è troppo tardi: "Avremmo dovuto farlo quindici anni fa. Non ci entreremo durante la guerra, lo sappiamo. Ma durante il summit di Vilnius vorremmo essere riconosciuti". Capitolo a parte per il Vladimir Putin, Zelensky ha chiesto che i suoi alleati vedano il presidente russo come un animale messo all'angolo, timoroso di morire: "Deve avere paura della forza del mondo". Il leader del Cremlino è in evidente difficoltà, ha proseguito il 45enne al Wsj:"Le sue costanti minacce sulle armi nucleari, in stile Unione Sovietica, sono segnali di un uomo debole. Lui capisce il potere: se vogliamo isolare la Russia, bisogna farlo con forza e isolando il potere".

Incalzato dal giornalista, Zelensky ha parlato delle elezioni presidenziali americane in programma tra poco più di un

anno: il presidente ucraino ha sottolineato di aver ricevuto più aiuti da Biden che da Trump, riconoscendo che "durante il mandato di Trump non c'era una vera e propria guerra, non so come lui avrebbe reagito".

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