Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che sarebbe pronto a "negoziati diretti" con lo zar del Cremlino Vladimir Putin. "Se questa è l'unica opzione con cui possiamo portare la pace ai cittadini ucraini e non perdere vite sicuramente opteremo per questa scelta", ha detto Zelensky, precisando che richiederà anche la presenza di altri partecipanti, in una intervista al giornalista britannico Piers Morgan. A Mosca, tuttavia, il desiderio va in direzione contraria. Il presidente russo, infatti, ha dichiarato che il suo Paese potrebbe tenere colloqui di pace con l'Ucraina, ma ha comunque escluso di parlare direttamente con Zelensky, da lui descritto come un leader "illegittimo".
"Se [Zelensky] vuole partecipare ai negoziati, invierò delle persone a prendervi parte", ha detto Putin in un commento al giornalista della televisione di stato Pavel Zarubin, definendo il leader ucraino "illegittimo" poiché il suo mandato presidenziale è scaduto l'anno scorso durante la legge marziale. "Se c'è il desiderio di negoziare e trovare un compromesso, che chiunque guidi i negoziati... Naturalmente, ci impegneremo per ciò che ci conviene, ciò che corrisponde ai nostri interessi", ha aggiunto il leader del Cremlino. Putin ha anche affermato che i combattimenti in Ucraina termineranno entro due mesi o meno se l'Occidente taglierà il suo sostegno a Kiev. "Non resisteranno per un mese se i soldi e, in senso lato, le pallottole finiscono. Tutto finirebbe in un mese e mezzo o due", ha detto il presidente russo.
Secondo il presidente ucraino escludere Kiev dai negoziati per porre fine all'invasione dell'Ucraina manderebbe un segnale "molto pericoloso" ai dittatori del mondo. "Se ci saranno colloqui diretti tra America e Russia senza l'Ucraina, sarà molto pericoloso, credo", ha dichiarato in un'intervista con l' Associated Press pubblicata sabato. "Potrebbero avere le loro relazioni, ma parlare dell'Ucraina senza di noi è pericoloso per tutti", ha detto. Tali negoziati tra Stati Uniti e Russia consentirebbero a Putin di "dimostrare di aver ragione. Ha ottenuto impunità e compromesso", ha ribadito Zelensky.
Ma c'è un altro punto su cui Kiev è pronta a trattare: le terre rare. Zelensky si è detto pronto a ricevere "investimenti da aziende americane" nelle terre rare ucraine, metalli molto utili nella produzione dell'elettronica.
Lo ha dichiarato in conferenza stampa, rispondendo così a Donald Trump, che aveva proposto di ricevere da Kiev l'accesso a terre rare in cambio di aiuti statunitensi. "Vorrei che le aziende americane sviluppassero questo settore qui", ha detto Zelensky, rivelando di aver già discusso con il neopresidente di questa opzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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