Guide turistiche abusive nella rete tesa dagli agenti del Git

Nell'ultimo week-end sono stati fermati 15 ciceroni illegali: sale così a 169 il numero dei fermati dall'inizio dell'anno

Il caldo non basta a scoraggiarle. Le guide abusive lavorano a tutto campo, approfittando anche del fatto che qualche collega ufficilamente autorizzato è in ferie. Questo è stato ancora un fine settimana di controlli a tappeto volti a stanare i «ciceroni illegali»: su oltre 130 operatori controllati, dei quali in gran parte di nazionalità straniera, quindici guide sono risultate abusive.
Con l'ultimo blitz della speciale squadra vetture del Gruppo Pronto Intervento Traffico diretta dal comandante Carlo Buttarelli, dall'inizio dell'anno nella capitale sono stati controllati 1724 operatori turistici e di questi 169 sono stati multati perchè totalmente abusivi, incrementando rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di circa il 700 per cento il numero dei controlli (da 197 del 2009 a 1560 del 2010) e di oltre il 500 per cento le sanzioni per esercizio abusivo della professione (passate da 28 del 2009 a 172 del 2010).
Per stanare i furbi gli agenti municipali, in abiti borghesi e con look turistico-sportivo, indossando T-Shirt sgargianti, calzoncini coloniali, scarpe da ginnastica, cappelletti con visiera e occhiali da sole, spesso in coppie composte da uomini e donne per meglio confondersi tra i turisti, negli ultimi giorni setacciato dalla mattina alla sera i principali siti turistici della capitale.
Oltre alle 15 false guide turistiche, gli agenti della squadra di Buttarelli - tutti con buona conoscenza delle lingue - sono stati scoperti anche cinque procacciatori intenti a formare gruppi di stranieri da assegnare ad alcune guide turistiche con cui avevano accordi. Sotto stretta sorveglianza il Colosseo, i Fori Imperiali, Campidoglio, San Pietro (Musei Vaticani), Fontana di Trevi, Palatino, piazza di Spagna, via del Corso e piazza di Montecitorio. ma è al Phanteon che si registra da sempre la maggiore concentrazione di truffaldini.


«La consistente intensificazione dei controlli nel corso del 2010, incoraggiata dall'Amministrazione comunale - dice Buttarelli - ha prodotto, una sensibile riduzione del fenomeno in difesa della qualità dei servizi offerti ai turisti, contrastando la concorrenza sleale e il furto di business nei confronti degli operatori turistici professionali dotati di regolare autorizzazione».

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