La resilienza e la tecnologia vanno a braccetto. Confrontati con il carovita, con il caro bollette e magari animati da qualche preoccupazione per il futuro, gli italiani non rinunciano ai ninnoli tech e virano sul mercato del seconda mano che, in Italia, vale 23 miliardi di euro e che raggiunge il suo picco a novembre, quindi in prossimità delle festività natalizie.
Il fenomeno dei prodotti tecnologici usati è monitorato dalla piattaforma Idealo la quale, oltre a notare una particolare passione degli italiani nei confronti degli smartphone, ha individuato un crescente interesse per gli smartwatch, le console da gioco, i notebook e i tablet usati.
Prodotti tech di seconda mano, cosa comprano gli italiani
I dieci prodotti che più incontrano il favore degli italiani sono riconducibili a due marchi, ossia Sony (per le console da gioco) e Apple che, a questo punto, offre una lettura inequivocabile: è tra i pochi attori sul mercato dei dispositivi mobili a non perdere quote di mercato (a livello mondiale e relativamente ai prodotti nuovi) e anima il mercato dell’usato (almeno nel nostro Paese), consacrandosi così oggetto dei desideri degli italiani.
La lista dei prodotti di seconda mano più venduti è, come detto, popolata da Sony e Apple.
iPhone 11 (128GB Black)
PlayStation 4 Pro (1TB)
iPhone 11 Pro (256GB Space Grey)
AirPods Pro
iPhone 11 (64GB Black)
iPhone 12 (128GB Blue)
iPhone X (64GB space grey)
PlayStation 4 (Slim 500GB)
iPhone X (256GB silver)
iPhone 12 Pro (256GB Pacific Blue)
Osservando l’elenco ci si accorge di un certo interesse a prodotti che hanno buone caratteristiche di usabilità e, prendendo spunto da questa accortezza degli acquirenti, possiamo anche abbozzare una serie di regole da seguire per evitare acquisti inutili o persino dannosi.
Come scegliere l’usato
Occorre fare dei distinguo: se si acquistano prodotti di seconda mano per collezionismo o nostalgia (e quindi non si intende farne uso) le regole non esistono. Se, al contrario, si sceglie un prodotto per utilizzarlo, occorre fare attenzione a diversi aspetti.
Il primo, più importante, è la sicurezza. Comprare tecnologia non più attualissima può comportare che i produttori non rilascino più aggiornamenti di sicurezza, cosa peraltro assai frequente e che riguarda sia i sistemi operativi a bordo dei dispositivi, sia le applicazioni di cui si fa uso, incluse le più popolari.
Prima di procedere con un acquisto è quindi opportuno sincerarsi che l’oggetto desiderato sia ancora supportato da chi lo produce e per quanto tempo ancora lo supporterà. Per meglio inquadrare questo argomento, va considerato che a novembre del 2022 il 27% dei dispositivi con a bordo Android montavano le versioni 9 e 10, risalenti rispettivamente al 2018 e al 2019. Informazione che da sola non basta, perché non tutti i produttori rilasciano aggiornamenti in modo puntuale e per tutti i dispositivi. Il rischio, quindi, è quello di avere acquistato un prodotto agognato e presto inutilizzabile o rischioso da utilizzare.
C’è poi il discorso degli accessori che riguarda meno il mondo dei dispositivi mobili. Comprare una console di seconda mano ha senso soprattutto se c’è ancora un mercato abbordabile dei giochi. Non possono essere oggetto di questa considerazione le più recenti console da gioco, ma è un punto focale per gli amanti del vintage. Questo riguarda anche, per esempio, tv, stampanti o macchine fotografiche: il prezzo del prodotto in sé può essere allettante ma quello di accessori e toner può indurre a riconsiderare l’acquisto.
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