Blackberry vive una nuova giovinezza con Veritas Capital

La società di private equity americana vuole acquistare l’iconica azienda canadese nota per gli smartphone. Blackberry potrebbe avere un nuovo futuro e la borsa ci crede: il titolo ha guadagnato il 20% in una settimana

Blackberry vive una nuova giovinezza con Veritas Capital
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Blackberry potrebbe rinascere grazie a Veritas Capital, azienda con base a New York che raccoglie e investe capitali privati. La notizia potrebbe passare inosservata se non fosse che il titolo Blackberry ha guadagnato il 21,87% in una settimana, arrivando a 5,23 dollari per azione (4,83 euro al cambio odierno).

Famosa per gli smartphone, Blackberry oggi è concentrata su software e infrastrutture ma, alla luce di questo passaggio di mano, niente è da escludere. Potrebbero ritornare i dispositivi mobili che hanno affascinato aziende ed enti governativi per oltre un decennio, anche se in una veste completamente nuova.

A partire dal mese di gennaio del 2022, l’azienda canadese ha ufficialmente interrotto il supporto ai sistemi operativi proprietari, rendendo di fatto progressivamente inutilizzabili i dispositivi mobili Blackberry i quali, oggi, si trovano ancora sul mercato ma con a bordo Android.

Il futuro di Blackberry

Negli ultimi anni l’azienda canadese ha operato una profonda conversione, focalizzandosi sui software per le automobili e per l’Internet delle cose (IoT), annunciando anche di volere vagliare tutte le possibilità, inclusa la cessione di alcune attività.

Ora Veritas Capital è intenzionata a rilevare l’intera azienda che, dal mese di marzo scorso, sta valutando la cessione dei brevetti dei dispositivi mobili a Malikie Innovations (per una cifra vicina ai 900 milioni di dollari).

Veritas Capital investe soprattutto nel Tech e predilige quelle imprese che forniscono servizi e strumenti ai governi e, giacché Blackberry ha coltivato negli anni una vocazione per la sicurezza, non si può escludere un rilancio di rilievo di dispositivi mobili legati all’uso di software.

I dispositivi Blackberry

Benché Blackberry abbia definitivamente rinunciato al mercato degli smartphone nel 2016, l’azienda americana OnwardMobility ha acquistato la licenza del marchio e ha lavorato a un modello di smartphone con la caratteristica tastiera fisica, dotato di modulo 5G e con a bordo Android.

Progetto definitivamente tramontato a causa della pandemia e della crisi dei chip ma che ha rinnovato un certo interesse da parte del mercato, che ha atteso (invano) un revival di quello che per un decennio abbondante è stato un dispositivo ambito e apprezzato.

Ora i tempi appaiono più maturi per diversi motivi. Il primo è relativo al mercato dei dispositivi IoT i quali, per mantenere forme piacevoli alla vista e per contenere i costi di vendita, tendono a difettare in materia di sicurezza, la quale diventa ancora più importante se si pensa che i conducenti possono interagire con le automobili di nuova generazione e un ambiente operativo più solido delle app che si installano su Android può essere un buon viatico.

La trattativa tra Veritas Capital e Blackberry è ancora ammantata dal riserbo e quindi nulla può essere confermato e neppure escluso, così come non può

essere escluso un ritorno dei dispositivi Blackberry con un sistema operativo proprietario che serva soprattutto a interagire con tecnologie di settore, magari in collaborazione con altri giganti del Tech.

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