Hyundai rinnova Santa Fe: imponente e fino a 7 posti

Il veicolo è stato riprogettato. Potente e silenzioso. Disponibile anche con cambio automatico-sequenziale

Bruno De Prato

da Stresa (Verbania)

Hyundai ha saggiato il mercato dei Suv con un veicolo ben accessibile, sia nel prezzo che nella funzionalità, quale è stato il Santa Fe appartenente alla prima serie, presto rivelatosi un successo, che ha aperto la strada ai successivi Terracan, più impegnativo e importante, e Tucson, estremamente versatile e godibile grazie anche alle sue dimensioni relativamente compatte.
Per Hyundai Santa Fe è giunto doverosamente il momento del cambio della guardia con l’avvento del modello 2007, un veicolo completamente nuovo frutto di una progettazione estremamente avanzata che ha distillato l’esperienza raccolta dalla edizione precedente, da Terracan e Tuscon, e anche dal fuoristrada Galloper.
Mentre il progetto ingegneristico è totalmente nuovo, quello stilistico è stato sviluppato su stilemi che ricordano quello del Santa Fe precedente e che certamente ha avuto la sua parte di merito nel determinarne i risultati positivi. In Hyundai Santa Fe 2007, quindi, ritroviamo le stesse linee fluenti e slanciate che quasi ammorbidisco il carattere altrimenti duro di un Suv che è cresciuto a 4,67 metri di lunghezza e ora offre un’abitabilità fino a sette posti, secondo la versione scelta. Nell’evoluzione alla nuova edizione, Santa Fe accentua, già a livello stilistico, la propria personalità, ora più forte e decisa.
Ma sono certamente il progetto ingegneristico e la qualità esecutiva che, in questo senso, segnano un balzo netto a livelli di pregio assoluto, soprattutto quando il tutto viene valutato sulla base del rapporto qualità/prezzo, con quest’ultimo che parte da 28.900 per arrivare a un tetto massimo di 35.250 euro per l’esecuzione al top (abitabilità a sette posti). Listino senza dubbio interessante per il modello della casa coreana rappresentata in Italia dal gruppo Koelliker e guidata da Giulio Del Pietro. Due le motorizzazioni proposte: un V6 2.7 litri a benzina da 189 cv e un turbodiesel 2.2 da 155 cv. La trazione è ora integrale permanente, a gestione elettronica. La distribuzione della coppia al 50/50 tra i due assi può essere bloccata, a comando, fino alla velocità di 45 chilometri orari, dopo di che riprende il sopravvento il sistema di gestione elettronica. Il cambio è manuale a 5 marce ma, in combinazione con il 2.2 CRDi, ora è disponibile anche un eccellente 5 marce automatico-sequenziale, che viene proposto in abbinamento con uno specifico sistema di scarico completo di filtro di particolato. Per il nostro test abbiamo scelto quest’ultima versione. La qualità esecutiva degli interni è ok in ogni dettaglio, come pure il comfort acustico, che è rimasto elevato sia alla velocità massima, oltre 180 orari, sia su asfalto granuloso, a conferma dell’ottima insonorizzazione anche dei passaruote. Il nuovo 2.2 CRDi è dotato di turbo a geometria variabile e garantisce una risposta in potenza immediata e sempre poderosa, per poi allungare alla potenza massima con una progressione brillante.
Il cambio automatico si distingue per fluidità e silenziosità dei passaggi di marcia. Su un misto di montagna molto incalzante lo abbiamo utilizzato in modalità sequenziale-manuale per estrarre dal generoso propulsore le massime prestazioni.

A tutto questo, Santa Fe aggiunge i pregi di un autotelaio che ha dimostrato doti elevate sia di agilità e maneggevolezza, nonostante il peso e le dimensioni, sia di estrema stabilità, con minimo coricamento in curva anche nella guida sportiva, e una risposta dinamica neutra, con minimi fenomeni di sottosterzo. Molto efficaci sono l’impianto frenante e il sistema di assistenza allo sterzo, preciso e sensibile. Sorprendente il raggio di sterzata, a conferma di quelle doti di agilità e maneggevolezza di cui si è detto.

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