Con i Duran Duran gli Anni Ottanta non finiscono mai

All’Ippodromo delle Capannelle è in programma la tappa romana del «Red Carpet Massacre Tour» sul palco c’è Simon Le Bon

I Duran Duran, una delle band simbolo degli anni ottanta, tornano nella capitale per un revival sempre di moda. Questa sera va in scena la tappa romana del loro «Red carpet massacre european tour» all’ippodromo delle Capannelle, appuntamento clou nell’ambito del «RomaRock Festival». La formazione è quella storica: il cantante Simon Le Bon, John Taylor al basso, Nick Rhodes alle tastiere e Roger Taylor alla batteria. Unica defezione, quella del chitarrista Andy Taylor, in disaccordo con le recenti scelte stilistiche della band. Al suo posto ci sarà Down Brown, poi la vocalist Anna Ross e il sassofonista Simon Willescroft. La svolta nella realizzazione di «Red carpet massacre», il disco recente, arriva proprio con l’abbandono di Andy Taylor. I Duran Duran stavano lavorando al nuovo materiale già nel corso del tour 2006, con qualche dubbio sulla strada da percorrere e sul singolo da lanciare per promuovere l’album. Entrati in contatto con Timbaland (produttore di Justin Timberlake e Nelly Furtado, tra gli altri), decidono di chiudersi in studio con lui. Quando Andy Taylor decide di mollare, la band sceglie di riprendere tutto il lavoro da capo. «Lavorare con un produttore che capisce l’importanza del groove - spiega Nick Rhodes attraverso il sito ufficiale - è stata una vera rivelazione. Il team di Timbaland ha riportato indietro il cuore e lo spirito dei Duran Duran».
Dopo le prime sessioni di registrazione a New York, la band torna in Gran Bretagna, non prima di aver «rapito» Nate Hills e Jimmy Douglass, collaboratori di Timbaland. Con altre due sedute in sala d’incisione il disco è quasi completato. Prima di arrivare alla conclusione del processo creativo, entra in scena Justin Timberlake, grande fan dei Duran Duran, che durante una breve pausa del suo tour mondiale incontra Simon Le Bon e compagni in uno studio di Manchester. In 36 ore di lavoro nasce «Falling down», brano prodotto proprio da Timberlake e perfetto per diventare il singolo che la band stava cercando. «Simon ha scritto versi malinconici, ispirati e criptici, davvero belli», dice il giovane cantante americano; con lui concorda Nick Rhodes, che parla di «uno dei migliori testi scritti da Simon da molto tempo a questa parte».
Pronto il disco, è nuovamente tempo di tour. I Duran Duran dal vivo offrono ancora un buono spettacolo. «Una band pubblica dischi, ma la vera soddisfazione è farli ascoltare dal vivo al pubblico - spiega Simon Le Bon - Ringrazio tutti i fan che vengono ai concerti e continuano a supportarci. È la conferma che quello che facciamo ha un senso».
L’ultimo concerto romano dei Duran Duran risale al giugno del 2005, in piazza San Giovanni. Era uno spettacolo gratuito e riempì la piazza come se fosse il concerto del Primo Maggio.

Sono tornati in città pochi giorni fa, per l’evento mondano dell’anno, ospiti d’onore del lussuoso matrimonio tra Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci. E i pochi, fortunati ospiti dell’evento hanno parlato di una band in grande forma. Che il pubblico delle Capannelle si prepari a scatenarsi con i Duran Duran.

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