Dopo i fiumi anche i laghi sono malati

I laghi italiani sono sempre più inquinati. L’allarme è stato lanciato da Legambiente, che ha reso noti i risultati di «Goletta dei laghi - Cigno azzurro», prima campagna nazionale di analisi e informazione sulle acque lacustri che ha coinvolto 8 laghi della penisola. Il 40% dei campioni analizzati è risultato fuori dai parametri previsti dalla normativa sulla qualità delle acque di balneazione, mentre nel 13% dei casi l’inquinamento microbiologico rilevato è grave. La situazione peggiore è quella del Lago di Como, dove il 70% dei prelievi è risultato fuori norma. Preoccupanti anche i Laghi di Albano e di Nemi (Roma), dove sono risultati fuorilegge rispettivamente il 67% e il 50% dei prelievi. Qualche preoccupazione per il Lago Maggiore, con un 26% dei campionamenti fuori dai parametri.

Da tenere sotto controllo anche il Garda, dove il 27% dei campioni analizzati ha presentato valori superiori ai limiti, mentre è abbastanza buona la qualità delle acque del Trasimeno (Perugia), dove solo il 25% dei campioni è risultato caratterizzato da un leggero inquinamento.

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