Con i nuovi metrò 900 incidenti stradali in meno

Secondo le simulazioni di Mm le nuove tratte 4 e 5 e i prolungamenti di quelle esistenti ridurranno dell’11% le auto in circolazione, abbattendo anche polveri e anidride carbonica

Con i nuovi metrò 900 incidenti stradali in meno

La metropolitana allunga la vita. No, non avete letto male. Stia­mo esagerando? Non proprio, al­meno stando ai dati sugli effetti benefici sull’ambiente e sulle no­stre vite del trasporto sotterra­neo. Man mano che aumentano i chilometri dei binari, diminuisco­no, oltre alle emissioni di anidri­de carbonica, poveri sottili - già 5 giorni sopra la soglia limite da set­tembre - e ossido di azoto, anche gli incidenti stradali. In propor­zioni affatto trascurabili. Le nuove linee del metrò, la 5 e la 4, e il prolungamento di M3 da San Donato a Paullo per un inve­stimento complessivo di 3.900 mi­lioni di euro, ridurrà dell’11% la quantità di auto in circolazione per il corrispettivo di 87000 veico­li, con un risparmio energetico di 21.000 tonnellate di petrolio e un calo di ben 900 incidenti all’an­no. Sono i dati che emergono dal­le simu­lazioni fatte da Metropoli­tana milanese, la società che si oc­cupa della progettazione e della realizzazione delle linee del me­trò, che saranno presentati oggi al mobility tech. «I livelli di critici­tà in termini di congestione del traffico e inquinamento atmosfe­rico raggiunto nell’area milanese - spiega il nuovo direttore genera­le Stefano Cetti - richiedono ur­genti interventi straordinari per la soluzione della mobilità e del­l’ambiente. Nel medio lungo ter­mine quindi qualsiasi strategia di intervento non può prescindere dal potenziamento delle infra­strutture del trasporto pubblico e in particolare dal sistema su fer­ro, unico in grado di garantire ele­vate portate, regolarità, velocità e basse emissioni». Non si parla di un futuro remoto, ma di qualcosa di molto più immediato: è previ­sta per il 12 dicembre l’inaugura­zione del prolungamento delle li­nea verde per Assago, mentre il nuovo capolinea della gialla, alla Comasina, sarà ultimato la prossi­ma primavera. Entro al fine del­l’anno MM aprirà il cantiere per il prolungamento della M1 fino ad Monza. Nel dettaglio dunque la linea 3 ar­r­iverà a nord alla Comasina men­tre verso sud dovrebbe estender­si per 14,7 km lungo 8 fermate da San Donato a Paullo. Solo questo tratto, dal valore di 800 milioni di euro, per cui dovrebbe arrivare entro luglio 2011 il finanziamen­to necessario, trasporterà 11mila passeggeri all’ora nelle fasce di punta, consentendo contempo­raneamente di eliminare 11 milio­ni di spostamenti auto annui. Che, nella pratica, equivale a -1,5% di emissioni di Co2, -0,9% di ossido di azoto e - 1,2% di Pm10 e a 190 incidenti stradali in meno l’anno. Non solo si stima un ri­sparmio energetico di 6220 ton­nellate di petrolio. Venendo alla linea 5 che collega Garibaldi a Bignami (passando per Isola, Zara, Marche, Istria, Cà Granda, Bicocca, Ponale, Bigna­mi) l’apertura del tratto Bignami - Zara è prevista per febbraio 2011, mentre il tratto Zara - Porta Garibaldi per aprile 2012. In fase di studio altre due tranche, a nord verso Monza e a ovest verso San Siro. Secondo le simulazioni di MM, il tratto verso Monza, già fi­nanziato, trasporterebbe 12mila passeggeri l’ora lungo 6,3 km equivalenti a meno 12mila di spo­stamenti auto l’anno. Le implica­zioni, in termini di smog, si tradu­cono in un calo dell’1,8% di emis­sioni di Co2, dell’1% di ossido di azoto e dell’1,2%di Pm10.Non so­lo, prendendo il metrò invece del­l’­auto si eviterebbero 200 inciden­ti l’anno.

La tranche da Garibaldi a San Siro, che secondo i calcoli trasporterebbe 15mila passegge­ri all’ora per direzione, consenti­rebbe un risparmio di 8470 ton­nellate di petrolio all’anno, apri a -2,1% di emissioni di co2,-1,2% di ossido di azoto e 1,5% di Pm10. Lo stesso discorso vale per la M4, per cui sono stati stanziati 1.700 milio­ni di euro necessari.

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