Matteo Failla
La settima rassegna Pac in concerto levento musicale abbinato alla mostra «Arte, Religione e Politica. Incontri ravvicinati dai cinque continenti», che si svolge presso il Padiglione dArte Contemporanea (Pac) è ormai giunta alle battute finali.
Martedì sera si terrà lultimo concerto in calendario: sul palco saranno protagonisti i due pianoforti del Ianus Piano duo, suonati da Orietta Caianello e Antonio Sardi de Letto, che proporranno la Visions de lAmen, una delle composizioni teologicamente più ricche e affascinanti del grande compositore francese Olivier Messiaen. Ma non sarà solo la musica a rimarcare il tema religioso del concerto, tra un brano e laltro dellesecuzione lattrice Anna Fascendini leggerà infatti alcuni passi tratti dalla Bibbia.
Il concerto si preannuncia ricco di «pathos», alla luce degli intenti musicali e spirituali dello stesso compositore francese, le cui parole di presentazione della propria opera non possono che aiutare a comprendere meglio il valore simbolico-musicale della composizione: «Amen possiede quattro significati differenti spiegava Messiaen -: Amen, così sia! Latto creatore. Amen, mi sottometto, accetto. Sia fatta la Tua volontà! Amen, la speranza, il desiderio, che questo avvenga, che Voi vi doniate a me e io a Voi! Amen, così è, tutto è fissato per sempre, consumato nel Paradiso. Aggiungendo a tutto questo la vita delle creature che dicono Amen per il fatto stesso che esistono, ho cercato di esprimere le ricchezze così molteplici dellAmen, in sette visioni musicali».
E non solo, nei sette brani (il cui riferimento numerico alla tradizione giudaico-cristiana è evidente) che compongono la Visions de lAmen, prende vita un affascinante «dialogo» tra i due pianoforti, che paiono quasi trasformarsi in protagonisti «umani» ai quali vengono affidate funzioni diverse e complementari.
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