Milano - Attacco della procura al governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Sarebbero 770 le firme false raccolte e convalidate dai consiglieri comunali e provinciali milanesi per presentare il listino "Per la Lombardia" alle ultime elezioni Regionali. Ci sono "prove granitiche" - assicurano in ambienti giudiziari - sulla falsità delle firme, dal momento che sono stati convocati, negli ultimi mesi, uno a uno tutti i firmatari che hanno assicurato di non aver apposto il loro nome e cognome nei moduli. In teoria, i sostenitori della lista "Per la Lombardia" hanno raccolto 3.800 firme (il minimo previsto dalla legge è di 3.500), ma 700-800 di queste sarebbero false e, quindi, la lista non poteva concorrere alla tornata elettorale.
Dieci consiglieri Pdl indagati L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, è nata da un esposto dei Radicali, ma è andata oltre. Sulla base di quanto accertato, dal punto di vista amministrativo a questo punto i Radicali potrebbero presentare un ricorso per far valere le proprie ragioni in tribunale o in Corte d’Appello.
E una decina di consiglieri del Comune e della provincia di Milano hanno ricevuto un invito a comparire in cui si ipotizzano i reati di falso ideologico e falso in atto pubblico nell’ambito dell’inchiesta avviata dal procuratore aggiunto Robledo sulla raccolta delle firme che permisero al listino a sostegno di Formigoni di presentarsi alle ultime elezioni Regionali lombarde.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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