I Rotary «studiano» il giornalismo

I Rotary «studiano» il giornalismo

Dietro le quinte del giornalismo c'è quello che non ti aspetti. Bisogna leggere tutto senza fermarsi, dalla prima all'ultima pagina ci sono storie, aneddoti, curiosità, e dubbi. Il giornale con gli occhi di chi lo fabbrica ogni giorno. Dietro le quinte del giornalismo è pure una serata dove le virtù e i vizi della professione finiscono in copertina. Toccare per credere. Rotary Club Genova Golfo Paradiso, trent'anni di storia, ogni lunedì un incontro a tema. Si studia l'attualità a trecentosessanta gradi.
Dietro le quinte del giornalismo è stato anche il titolo di quel viaggio, vi porto dall'altra parte del palcoscenico dove nasce un articolo. Oltre il sipario. Relatore Massimiliano Lussana, capo redattore dell'edizione genovese de «Il Giornale». Sessanta minuti e forse qualcosa di più, volano via, c'è tempo per mettere in fila storie, aneddoti, curiosità, dubbi e domande. Tante, tantissime. Per capire passato, presente e futuro del giornalismo. Che tra qualche anno come sostiene l'editore del New York Times potrebbe non esistere più nella sua espressione cartacea. Questo è il punto. Cosa offrire il giorno sui quotidiani dopo quell'overdose di news su televisioni, radio e internet? Ed è questa la notizia delle notizie. Un elemento su cui discutere e riflettere. Dal pubblico una domanda: perché la carta stampata non dedica più spazio alle inchieste? Questa è l'altra faccia del problema. O meglio la soluzione: «Il giornale dovrebbe diventare quasi un “settimanale” dal punto di vista dei contenuti proprio per andare oltre a quello che offrono gli altri organi di informazione», spiega Lussana.
Dietro le quinte del giornalismo è stato questo: capire cosa si può leggere nelle pagine dei prossimi anni. Quella di lunedì sera è stata una tappa di un percorso lungo e articolato. In agenda altri focus sui temi più importanti che animano la vita cittadina. Un’attività intensa quella del Rotary Club Genova Golfo Paradiso inserito nel Distretto 2030, che comprende 80 club di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Iniziative che hanno per tematiche locali tanto quelle cittadine, sulle quali si riversa anche l'azione degli altri otto club genovesi, quanto quelle del Levante ligure fino a San Fruttuoso di Camogli e delle relative aree regionali retrostanti.
Circa 90 soci, nel 2005 una torta di compleanno con trenta candeline: è uno dei club storici di Genova. Tantissime iniziative che meritano applausi, grande attenzione alla solidarietà, attività di service sviluppate su più direzioni. In collaborazione con la Direzione Regionale Scolastica, il Distretto scolastico di Recco, il Comune di Recco e l'Associazione Italiana Dislessia, hanno promosso un intervento nelle scuole del distretto scolastico di Recco sulla dislessia. Ma non solo.

In sinergia con il Gaslini, l'ospedale Gaslini e la Fondazione Francesca Rava è stato organizzato e finanziato il soggiorno di un medico e due infermiere haitiane a Genova. In questo modo il personale è stato istruito a perfezionare l'approccio alla diagnosi e alla terapia del diabete infantile e del diabete che si presenta alla madre durante la gravidanza.

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