Barack Obama ci è riuscito di nuovo, si becca le critiche dei liberal, che pretendono di applicare alla Cia, e in tempo di guerra, norme e procedure che spesso non sono rispettate dalle polizie locali alle prese con criminali comuni, e al tempo stesso rischia di inficiare l'azione dell'intelligence. Gli occidentali, e gli Stati Uniti in particolare, sono abilissimi nel farsi male da soli, suscitando il disprezzo degli avversari, che percepiscono il rispetto di convenzioni, norme e quant'altro come una debolezza da sfruttare. È vero, da quando è entrato nello studio ovale Obama ha fatto una conversione al centro, abbandonando i proclami del periodo elettorale. Però, da buon comunicatore, vuole salvare le forme, più o meno maldestramente. Lo ha fatto con la «chiusura» di Guantanamo, con il ritiro dall'Irak, il disarmo nucleare, le extraordinary renditions, ed ora con gli interrogatori della Cia. L'idea di nominare un procuratore per indagare su una dozzina (come no!) di interrogatori comunque umilia chi ha cercato di ottenere informazioni vitali.
Quanto alla creazione della Hig, la unità speciale interagenzia che condurrà gli interrogatori nel quartier generale dell'Fbi, sotto supervisione del Consiglio della Sicurezza Nazionale, è solo un pastrocchio. Pensateci: la Cia bracca e becca i cattivi, però le domande le fanno quelli dell'Fbi, i quali poi passeranno, con calma, i risultati alla Cia. E i terroristi intanto...
Ecco perché, pur nella consapevolezza che si tratta di un giochino da «Washington Belt», che non farà troppi danni, la comunità intelligence è in fermento. Anche quella internazionale, che già lamenta che la Cia «non è più quella di un tempo» e che segue regole dettate da burocrati. E poi quali sono i «crimini» compiuti negli interrogatori: «minaccia di usare strumenti di tortura, di violentare i parenti, finta fucilazione»?. Minacce? Forse ci si dimentica che qualunque soldato viene addestrato a resistere a torture (vere) in caso di cattura, nella consapevolezza che subirà di tutto. Soldati e piloti fatti prigionieri da Saddam nel 1991 furono massacrati. Specie inglesi e Americani. Ma anche gli italiani.
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