I vini del Lazio si fanno strada L’economia regionale ringrazia

Cioccolata calda, tè fumante, aperitivo. Ma soprattutto i gelati, che lo hanno reso famoso in tutta la città e perfino all’estero. Da coni e coppette ai gusti tradizionali fino alla coppa del locale con misto di creme, panna montata, salse allo zabaione e al cioccolato, guarnita con cialde giganti. Sono ricordi «dolci» quelli che lascia il bar gelateria Pellacchia, in via Cola di Rienzo, vero e proprio punto di riferimento in Prati, che da pochi giorni ha definitivamente chiuso. Diventerà una gioielleria. «Ex-gelateria», così la chiamano ora i proprietari, i coniugi Pellacchia, che, dopo tanti anni di attività e oltre un secolo di storia del marchio hanno deciso di abbassare per sempre le saracinesche del locale. «Siamo diventati vecchi e non abbiamo figli - spiegano -. Abbiamo preferito decidere noi quando dire basta, piuttosto che lasciare l’ultima parola al tempo». E sì che il tempo alla gelateria sembrava essersi fermato. Nessuna traccia di gusti modaioli o colori «sospetti», ma sapori classici, preparati secondo tradizione, conservati in secchielli rigorosamente coperti. Alla vecchia maniera. Una «lentezza» capace di conquistare romani di tutte le età, dalle famigliole con bimbi piccoli ai tanti giovani, che, la sera, con le auto rigorosamente in doppia fila, si davano appuntamento qui per prendere un gelato.

Di Pellacchia resta qualche idea per coppe golose sul sito http://www.gelateria-artigianale-pellacchia.com. Dal semifreddo maronita alla coppa di fragole con panna montata, dolcificata con zucchero a velo e impreziosita da una spruzzata di alchermes.

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