Il dibattito sulla liberalizzazione delle droghe leggere divampa anche in Regione Liguria. A far infiammare la Giunta Burlando è stata la proposta dell’assessore allo Sport Matteo Rossi di portare in Consiglio regionale e sottoporre poi a un ramo del parlamento "una legge-voto che prevede anche incentivi per chi converte i terreni incolti in coltivazioni di cannabis".
Il vento di legalizzazione della cannabis che spira dagli States sembra aver già contagiato anche l'Italia. Ad aprire il dibattito sulle droghe leggere è stato l'assessore leghista Giovanni Fava che ha sfidato il governatore Roberto Maroni e i vertici del Carroccio dicendosi favorevole alla legalizzazione della marijuana. Dalla Regione Lombardia ai palazzi capitolini il passo è stato breve. Col Sel di Nichi Vendola che ha subito cavalcato la boutade del leghista invitando le Camere a rivedere la Fini-Giovanardi che regola lo spaccio e il consumo di stupefacenti. Mentre il dibattito etico sull'erba resta aperto, a livello regionale c'è già chi si muove per arrivare alla legalizzazione della canna. In Liguria, che è stata una delle prime Regioni italiane ad avere approvato l’utilizzo terapeutico di farmaci a base di cannabinoidi, l'assessore Rossi ha proposto di incentivare chi converti terreni incolti in campi di marijuana. "La Liguria potrebbe così diventare un modello per il Paese - è il ragionamento dell'esponente del Sel - promuovendo un processo di innovazione sociale e culturale".
La proposta dell'assessore allo Sport ha già incontrato la ferma opposizione del gruppo regionale di Forza Italia. "Appare incredibile che, invece di concentrarsi su temi che toccano il lavoro, i giovani, le famiglie e l’economia della Liguria, la giunta regionale di centro sinistra dibatta se legalizzare o meno la marijuana", ha dichiarato il vice presidente del gruppo, Marco Scajola. "Sia chiaro - ha aggiunto il nipote dell'ex ministro Claudio Scajola- che per noi questo argomento è inaccettabile, non affrontabile, le priorità sono ben altre e riteniamo che l'ipotesi di legalizzare le droghe vada contro a quei principi educativi, etici, morali e formativi che vogliamo che i nostri figli apprendano. Per non parlare dei danni alla salute che tali sostanze recano alle persone".
"Fa proprio sorridere -ha concluso l'esponente di Forza Italia- il fatto che l'assessore allo Sport, ovvero colui il quale dovrebbe trasmettere e condividere principi e valori che mettono in primo piano la salute fisica e mentale dei giovani, si concentri su questioni come la legalizzazione della droga".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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