Inchiesta romana chiusa entro l’anno

Ottobre sarà il mese decisivo, con le audizioni di Bankitalia. Rogatoria alla Bipielle di Lugano

da Roma

Si stringono i tempi dell’inchiesta sulla scalata ad Antonveneta tentata dalla Banca Popolare Italiana. Le indagini preliminari sull’Opa potrebbero infatti chiudersi col deposito degli atti entro la fine dell’anno.
Niente a che fare con i tempi biblici ipotizzati in un primo tempo, dunque, anche perché i pubblici ministeri capitolini sperano, una volta completata l’acquisizione dei documenti e delle consulenze tecniche già disposte ai periti della Procura e alla Guardia di finanza, di poter procedere forse anche per il mese di ottobre, quando a piazzale Clodio potrebbe sfilare anche Antonio Fazio.
Anche la decisione sull’eventuale convocazione della Banca d’Italia sarebbe collegata all’esito di accertamenti peritali disposti dai magistrati, che oltre all’ex amministratore delegato della ex Banca Popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani (attualmente sospeso dai propri incarichi) hanno già iscritto sul registro degli indagati anche il direttore dell’area vigilanza della Banca d’Italia, Francesco Frasca, e il presidente della Bpi, Giovanni Benevento.

In programma anche l’audizione, nelle prossime settimane, dei tecnici di Bankitalia che si occuparono dell’Opa su Antonveneta. Intanto, secondo la Radio della Svizzera Italiana, sulla vicenda Antonveneta è stata avviata una rogatoria relativamente a un conto presso la filiale di Lugano della Bipielle.

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