Più del tributo formale e oltre il ringraziamento privato. La camminata della memoria organizzata ieri sera alla Bovisa dal consiglio di Zona 9 a una settimana dallomicidio del vigile di quartiere Nicolò Savarino, è stata un vero e proprio abbraccio simbolico con cui la città ha voluto stringere i «suoi» vigili. Una Milano ferita quella che ha partecipato alla camminata. Tanti vigili suoi colleghi, ma anche tanti cittadini che non si sono fatti scoraggiare dallora o dal freddo. La marcia silenziosa è sfociata in un lungo applauso, mentre spontaneamente il corteo ha intonato lInno di Mameli, e le sirene delle auto dei vigili hanno salutato il collega ucciso. Prima un grande lenzuolo era stato steso a terra, contro tutte le forme di violenza.
Il corteo è partito alle 20.15; 500 persone allinizio, aumentate via via durante il percorso. Gente comune che, in silenzio e con le fiaccole in mano, è partita da piazza Alfieri - il luogo dove il vigile, giovedì 12 gennaio, è stato investito e poi da lì, trascinato per 300 metri - attraversando poi in corteo parte della Bovisa e del quartiere Dergano. Prima tappa di fronte al civico 26 di via Varè dove il povero Savarino è finalmente riuscito a sganciarsi dalla Bmw che laveva travolto. Qui la folla è sostata per un minuto di raccoglimento per poi riprendere verso piazza Schiavone, via Del Bon, via Prestinari, via degli Imbriani, via Patti, via Catone, via Ugoni, via Caianello, via Guerzoni e via Collegno tra le sirene della auto della polizia locale e gli applausi dei residenti alle finestre. Fino al comando di Zona 9 della polizia locale, in via Livigno dove lavorava leroico ghisa e dove la folla ha intonato «Fratelli dItalia».
Nel corteo accanto a Santo, Carmelo e Rocco - i fratelli maggiori di Nicolò Savarino - Gabriele Specchier, collega del morto e testimone dellomicidio. Quindi il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo, lassessore alla Sicurezza Marco Granelli, il vice presidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato e i consiglieri Matteo Salvini, Lega Nord, e Pietro Tatarella, Pdl. Il Pdl era rappresentato anche dal coordinatore provinciale Romano La Russa e da Marco Osnato, consigliere comunale e vice coordinatore cittadino.
Da stamattina alle 9.30 invece verrà allestita al comando della polizia locale di piazza Beccaria la camera ardente, aperta a tutti coloro che vorranno portare il loro ultimo saluto al povero Savarino ma vietata a fotografi e a operatori televisivi. Alle 17.30 larcivescovo Angelo Scola esprimerà ai familiari e ai colleghi del vigile il suo personale cordoglio nella chiesa di San Sebastiano in via Torino, celebrando una messa proprio in occasione della festa del santo, patrono della polizia locale.
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