Inter, avanti il prossimo: forse tocca a Hiddink? Ma adesso è il patron Moratti a prendere tempo

Tramontata l’opzione Capello, prende quota l’olandese ct della Turchia. Ma neanche il Chelsea è riuscito a svincolarlo. E il patron mischia le carte. Contatto con Gasperini, poi il silenzio. Leonardo nei guai: rifiuta l'alcol test in Brasile e gli ritirano la patente

Inter, avanti il prossimo: forse tocca a Hiddink? 
Ma adesso è il patron Moratti a prendere tempo

E al settimo giorno Moratti si riposò. Era il 14 giugno quando L’Equipe svelò al mondo il clamoroso “tradimento” di Leonardo, scappato da Milano alla volta di Parigi senza nemmeno passare da casa. Da allora e per sei giorni consecutivi, tutti gli uomini del presidente si sono affannati a dare la caccia a un nuovo allenatore per l’Inter. Collezionando una sfilza di no in serie. Facciamo i nomi? Bielsa, Villas Boas e Capello. Suonano come tre pugni nello stomaco della dirigenza interista.

Ieri, per la prima volta, il club nerazzurro ha scelto di tenere un profilo basso. Niente missioni in giro per l’Europa. Nessun grande nome bruciato dopo precoci illusioni mattiniere. La classica giornata di riflessione, culminata con il meeting a tre Moratti-Branca-Ausilio negli uffici della Saras verso le otto di sera. Cosa si è deciso nella stanza dei bottoni nerazzurra? Nulla. Il presidente, infatti, non si sarebbe rassegnato ad affidarsi a una “seconda scelta”. Vuole un big, a costo di dilatare i tempi.

Logico pensare a Guus Hiddink («ma sarebbe un mancanza di rispetto per gli altri considerarlo il favorito», chiosa Moratti), ct della Turchia. Lo ribadiamo: non sarà facile schiodarlo da Istanbul. Il Chelsea, dopo un mese di trattative con la federazione turca, si è arreso e ha preferito pagare al Porto (che ieri ha ufficializzato il nuovo tecnico Vitor Pereira) la clausola di Villas Boas. Quindici milioni di euro, mica bruscolini.

Voci da Genova, intanto, riferiscono di un Gasperini sempre più in trepidante attesa. Lunedì l’ex tecnico del Genoa si è incontrato con gli emissari di via Durini, una volta tramontata l’ipotesi Capello. Un primo sondaggio (come confermato da Moratti a tarda sera), terminato con la promessa di risentirsi a breve. Per Gasperini l’Inter sarebbe l’occasione della vita. Ecco perché vale la pena restare in stand by. E ingoiare il boccone amaro della dichiarazione pomeridiana di Moratti. «Gasperini il favorito? Ma per favore, i favoriti li vedremo dopo». Quando? Forse addirittura tra una settimana, filtra da corso Vittorio Emanuele II.

Nel frattempo Moratti non ha potuto smentire il tentativo per Fabio Capello. Andato a vuoto, tanto per cambiare, perché «la Federazione inglese non lo consente». Anche il figlio di don Fabio, nonché suo legale, Pierfilippo ha confermato: «Ci sono stati contatti, ma lui resterà con la Football Association».

Tutto tranquillo invece sul fronte Mihajlovic. Anche se la piazza viola alza la voce sui social network. I fan della Fiorentina su Facebook fanno infatti il tifo per Moratti. «Bravo Massimo, portaci via Sinisa», è l’ironico slogan di chi a Firenze non ha mai amato il serbo. Per il momento, però, la pista Miha è da considerarsi congelata, soprattutto dopo i secchi comunicati del club gigliato e dello stesso tecnico. Ma occhio alla sorpresa: l’Inter potrebbe sempre valutare l’ipotesi di offrire un tecnico (proprio Gasperini?) alla Fiorentina per liberare Mihajlovic. Molto dipenderà dai Della Valle.

Si sfila invece Delio Rossi. «Non sono stato contattato né dall’Inter, né dalla Fiorentina», il commento dell’ex allenatore del Palermo. Che rivela piuttosto di essere stato vicino alla Roma prima dell’arrivo di Luis Enrique.

A proposito di Roma, Unicredit avrebbe detto sì all’acquisto di Bojan Krkic. Giallo Sanchez: lui ha scelto il Barça, l’Udinese vuole spedirlo al City che offre più soldi ai friulani. Ma abbiamo aperto con l’Inter e chiudiamo con l’Inter: Lucio pone l’estensione del contratto fino al 2014 come condizione necessaria per rimanere ad Appiano Gentile, mentre l’ex tecnico nerazzurro Leonardo è nei guai.

Secondo i siti brasiliani, Leo sarebbe stato fermato dalla polizia di Rio a bordo della sua auto e si sarebbe rifiutato di sottoporsi al test alcolemico. Per lui multa di 420 euro, ritiro della patente e processo. Ma questi, ormai, non sono più affari di Moratti.

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