Internet, cassaforte, doccia in cabina Fra le spiagge è guerra di optional

Gli stabilimenti più all’avanguardia hanno connessioni senza fili e telefonini per ordinare al bar restando sdraiati sotto l’ombrellone

Giuseppe Marino

Gli ultimi arrivati sono il lettino «traspirante», gli ombrelloni per fumatori e la connessione Internet (che in pochi stabilimenti hi-tech è senza fili). Si tratta solo degli ultimi sviluppi di una tendenza sempre più affermata: la mutazione genetica degli stabilimenti balneari, diventati dei centri di intrattenimento a 360 gradi. Sempre più attrezzati, con un’offerta sempre più vasta di servizi di ristorazione e benessere e una variegata animazione musicale e sportiva. In sostanza sempre più onnivori: tendono a «divorare» tutto il tempo libero dei bagnanti, offrendo loro strumenti per restare giornate intere in spiaggia soddisfacendo qualunque tipo di bisogno.
Cambiano innanzitutto gli «strumenti» primari del bagnante: l’ombrellone, anziché il vassoio di plastica, ha incorporato un piccolo box porta oggetti che si può chiudere a chiave. Nei lettini la tela plastificata diventa «a rete», in modo da non trattenere la sabbia ed essere più traspirante. Per i maniaci dell’abbronzatura, ci sono poi i lettini dotati di superfici riflettenti, per tintarelle super. Le cabine poi, sono sempre più sofisticate. Da quelle per famiglie, con il fasciatoio per cambiare i neonati, alle vip, con doccia all’interno. Non cambia invece la sdraio, che è sempre meno richiesta (e infatti è anche sempre meno costosa). Tra gli ombrelloni poi, si può scegliere tra vari servizi dedicati al benessere, tra i più in voga i massaggi orientali e il tunnel rinfrescante in cui si viene investiti da acqua nebulizzata.
Sempre più massiccia è la presenza di tecnologie, a partire dalla connessione Internet per controllare la mail o navigare. Durante il mondiale di calcio, poi, le spiagge sono state invase dai maxischermi, per seguire ogni partita. E quest’anno sugli schermi spopola anche il motomondiale, soprattutto fra le donne. Il cellulare, è ovvio, la fa da padrone: sdraio e lettini sono dotati di portacellulare, qualcuno mette a disposizione prese per ricaricare gli apparecchi e con un sms o una chiamata è possibile ordinare le consumazioni al bar e farsele portare direttamente sotto gli ombrelloni. Che, ed è la novità più recente, sono divisi in zona fumatori e non fumatori. «Questa, per la verità - svela Riccardo Borgo, presidente del Sindacato balneari - è più che altro una trovata pubblicitaria, pochi lo fanno davvero. Però in generale i servizi da spiaggia, se ci sono, sono piuttosto richiesti. Quelli che non piacciono, non vengono riproposti l’estate seguente». I dati di affluenza sulle spiagge finora sembrano dar ragione a questa tendenza. «A giugno l’affluenza negli stabilimenti è stata buona - dice Borgo - con picchi di +8% in Veneto, Marche e Calabria, e flessioni significative solo in Liguria, Abruzzo e Campania. Non abbiamo ancora dati definitivi, ma di certo a luglio è andata ancora meglio». I prezzi si aggirano in media tra i 20 e i 30 euro al giorno e la maggior parte dei servizi aggiuntivi sono inclusi. È boom infine, per l’offerta di servizi di intrattenimento. Non mancano quelli per sedentari: ormai un classico lo scaffale di libri e giochi da prendere in prestito, a cui si è affiancata anche la musica con il prestito di cd. Ma dilagano soprattutto le aree dove si balla o si fa ginnastica al ritmo di musica con un istruttore/animatore, o si prendono lezioni di sport vari. Al gettonatissimo beach volley si è affiancato il beach soccer, che si gioca con i piedi e a fianco del wind surf impazza il kite surf, più acrobatico, che si pratica trainati da una sorta di paracadute. E gli stabilimenti, in convenzione con le palestre, la cui attività d’estate langue, aprono aree dedicate al fitness, con tanto di macchine da body building. Molto di moda lo spinning con la variante in acqua, l’idrobike. Attività che solo a pensarle, faranno sudare i più pigri. Ma immancabili negli stabilimenti romagnoli: uno su tre è attrezzato. E chi cerca soprattutto un po’ di pace? «Qui sta alla bravura del gestore dello stabilimento - spiega Borghi - deve conoscere la propria clientela e proporre i servizi adatti. La tendenza è alla specializzazione. Il mio stabilimento, nel Savonese, è dedicato soprattutto alle famiglie, e infatti offriamo molti servizi per i più piccoli. Con le brandine per far riposare i bimbi, gli scalda-pappe e i fasciatoi, le mamme non devono più tornare a casa nelle ore più calde».
Sarà, ma andando a sbirciare negli stabilimenti per soli vip, la situazione è diversa. Il Twiga, celebre ed esclusiva spiaggia della Versilia, ha cabine dotate di doccia e cassaforte, tende attrezzatissime (teli e bottiglia d’acqua inclusi) al posto degli ombrelloni, cordless per chiamare tutti i servizi, e da quest’anno collegamento Internet wi-fi. A patto di poter pagare 250 euro al giorno, ovviamente.

E l’animazione, gli sport? «Il minimo indispensabile - spiega Raffaele, un addetto dello stabilimento - tavolo da ping pong e massaggio shiatsu in acqua. Qui la gente preferisce stare tranquilla». Questi vip, sempre un passo avanti.

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