Il leader di destra sarà sempre un mostro

Possibile che tra centinaia di sindaci, assessori, deputati, outsider e governatori di destra non ce ne sia uno che meriti l'attenzione che ha avuto Renzi?

Caro Panebianco, leggo sul Corriere della Sera il tuo editoriale, «Perché non c'è un Renzi del Pdl». L'analisi è lucida, come sempre, ma non c'è alcuna risposta al perché non ci sia un Renzi di destra. E allora provo a cercarla io. Se aspetti un Renzi che emerga da sé e non sia nominato dall'alto come erede, chiediti: da dove dovrebbe spuntare e come? Se uno di destra è bravo e perciò «fa orrore alla sinistra» come tu scrivi, pensi che se ne accorgano in giro, media in testa? Possibile che tra centinaia di sindaci, assessori, deputati, outsider e governatori di destra non ce ne sia uno che meriti l'attenzione che ha avuto Renzi? O dobbiamo pensare che chi viene da destra parta svantaggiato, bollato come impresentabile, attraverso quattro parametri: se liberale del Pdl sarà squalificato perché berlusconiano, se conservatore perché retrivo, se di destra sociale perché fascista, se popolano perché rozzo. Buzzurro o servo, corrotto o criminale, non ha scampo. Il problema prioritario allora è che le idee e gli uomini di destra non hanno ancora cittadinanza, eccetto morti, fessi e suicidi (alludo).

Se dev'essere come tu dici un giovane bravo, «con esperienze di studio e di lavoro all'estero», ci sono luoghi, fondazioni, istituti in cui potrà essere selezionato e riconosciuto? Il deserto.

Può sorgere allora un Grillo di destra? Ma pure Grillo emerge dal web perché è già emerso, era già famoso. Dov'è il personaggio che vira a destra dopo aver acquisito notorietà altrove? Da qui la condanna: a destra può sorgere solo un mostro.

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