Travaglio scarica il comico, fronda sul web

Il giornalista contesta la strategia M5S: "Così ha favorito l’inciucio"

Travaglio scarica il comico, fronda sul web

Roma - Marco Travaglio scarica il Movimento Cinque Stelle. E con lui molti tra militanti, elettori e simpatizzanti. Un malumore crescente alimentato da gaffe, incertezze, retromarce, sospetti, contraddizioni e che fino a ieri il Movimento aveva tenuto a bada gridando al giornalista venduto o nel migliore dei casi chiedendo il beneficio dell'inesperienza. Il punto di rottura è stato però l'incontro di venerdì scorso tra gli inseparabili capigruppo Crimi e Lombardi, ormai candidati a Sandra&Raimondo del terzo millennio, e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al quale i due si sono presentati come studenti impreparati nel giorno della discussione della tesi di laurea. Suscitando la rabbia del giornalista del Fatto Quotidiano, che da mesi faceva da fiancheggiatore di Grillo e dei suoi e ora annuncia ufficialmente il divorzio. «Sarebbe bastato - scrive Travaglio - che ieri (venerdì, ndr) i capigruppo fossero saliti al Quirinale con una proposta chiara e netta: un paio di nomi autorevoli per un governo politico guidato e composto da personalità estranee ai partiti (...). Sarebbe stato lo scacco matto al re. Invece lo scacco i grilli se lo sono dato da soli. Col rischio di perdere un treno che potrebbe non ripassare più; di accreditare le peggiori leggende nere sul loro conto; e di gettare le basi per drammatiche spaccature». E pensare che «fino a ieri mattina (venerdì, ndr), checché se ne dicesse, il Movimento 5 Stelle non aveva sbagliato una mossa». «Ora invece - chiude Travaglio - l'unica alternativa alle urne, che tutti invocano ma tutti temono, sarà un inciucissimo con B., più o meno mascherato. Che magari era nella testa di Napolitano e dei partiti fin dal primo giorno. Ma che ora ricadrà sulla testa dei 5 Stelle. E naturalmente degli italiani. Bel risultato, complimenti a tutti».

Un umore tetro che sembra essere condiviso dalla base grillina. Che sin dalle prime ore del giorno intasa il sito beppegrillo.it di critiche. E stavolta non vale appellarsi all'invasione dei cattivissimi trolls, cioè degli intrusi prezzolati secondo la leggenda metropolitana alimentata dallo stesso Grillo. Quasi tutti gli spiriti critici infatti vantano il bollino verde che ne fa degli utenti certificati e quindi al di sopra di ogni sospetto di infiltrato. «Stiamo miseramente fallendo», scrive Lorenzo Favale da Velletri, commento più votato e quindi più apprezzato. «Ora che Travaglio vi sta dicendo che state facendo delle ca...te storiche anche lui diventa un troll infiltrato?», insinua Beatrice S. da Roma. «Una rosa di nomi avrebbe messo in mutande Napolitano e, alle prossime elezioni, M5S avrebbe preso una valanga di voti, perché il Pd e Napolitano sarebbero stati colpevoli di aver rifiutato il governo più progressista e illuminato della storia d'Europa. E invece noi parliamo di microspie. Sono senza parole», fa notare Larissa D'Aquilio. «E ieri ci sarete costati un altro miliarduccio sui mercati e chissà quanti posti di lavoro. Ma ci dormite la notte?», chiede disperato Pasquale Ruiu. «Stiamo per perdere un'occasione storica - dice a Grillo Fred Benedik da Roma - Rifletti bene: un governo di Pdl e Pd potrà fare meglio di un governo Pd e M5S? Non credo proprio. Siamo fuori, l'italiano è strano. Sei in errore». «Buffoni come tutti i politici italiani non siete migliori di loro», l'anatema di Massimiliano S. «Bravi? Complimenti! Ci avete ammazzato tutti!», il grido di dolore ironico di Paolo Micozzi da Roma. «Aspetta e spera, tra pochi si fa sera. Ma poi viene... la bufera. Quanti voti... buttati via», dice lirico Lido Pacciardi da Collesalvetti. «Beppe, sei un vanitoso egocentrico come Bertinorri, alla prossima elezione sarete allo 0,0001%», prevede Pier A. «La vecchia politica ha portato l'Italia sul baratro ma mi sto rendendo conto che tu e i tuoi vogliate dare la spallata finale per farla precipitare definitivamente», considera Rob F. «Sveglia ragazzi, qui non c'è un portavoce ma un Padrone... Sapete quanto fattura questo sito? A chi vanno i ricavi?», provoca Luca A., che si autosegnala come troll («Uccidete»). Una pioggia impressionante di critiche che sarebbe stata ancora peggiore se, come denuncia qualcuno degli utenti, i commenti più devastanti e apprezzati non fossero stati sbianchettati. «Una cosa non me la sarei proprio aspettata - scrive Alessio F.

- Un comportamento a dir poco fascista e cioè l'eliminazione dei commenti più votati che si ponevano contro la linea di Grillo per lasciare solo quelli a favore». Che però sono più rari di una goccia d'acqua nel Sahara.

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