Oscar Farinetti, patron di Eataly, sponsor di Renzi e leader della sinistra ristoratrice, ha avuto una bella pensata per lanciare la pizza, novità del locale. Ha promosso stasera a Roma una cena per sostenere il «treno della memoria». Tu mangi a dirotto, paghi 50 euro e i soldi serviranno a mandare 3200 ragazzi in visita ad Auschwitz. A parte il cattivo gusto di farsi una bella magnata per ricordare lo sterminio, queste campagne (non nuove) all'insegna di Festa, Farinetti e Forca sortiscono tre effetti deleteri, per analogia, contrappasso e rigetto.
Uno, se tutte le tragedie presenti del mondo, i massacri, i genocidi e i dolori spariscono e resta solo la Shoah del passato da ricordare, ai ragazzi resterà l'idea che tutto è relativo, tutto è permesso, meno Quello.
Due, se l'unica cosa oscena e vietata oggi è quella lì, allora il ragazzo, bastian contrario, sarà attirato dal fascino del proibito.
Tre, se storia e memoria vogliono dire solo orrore e sterminio, i ragazzi preferiranno dimenticare il passato, rimuovere la storia e tuffarsi nel presente. Ma sì, fàmose du' spaghi...
Se volete fare davvero una cena di beneficenza, come la chiamate, perché non invitate 3200 poveri a mensa? Non sarebbe meglio sfamare piuttosto che organizzare l'ennesima gita ad Auschwitz, dove vanno già tante scuole che non portano i ragazzi nei luoghi della Storia e della Bellezza, ma nel luogo dell'Orrore? E no, i poveri «sporcano» il locale. Meglio ricordare l'Orrore del passato piuttosto che affrontare i mali del presente...
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