L'amministrazione di Francesco Rocca ha ha messo fine all'indebitamento della Regione Lazio dopo anni di debiti che sono stati accumulati da chi l'ha preceduto. "Non sono solo numeri, dietro essi c'è ognuno di noi, la nostra vita", ha detto il governatore della Regione Lazio in un punto stampa presentando il bilancio di previsione 2024-2026 che, insieme alla legge di Stabilità, ha permesso di uscire da una grave situazione di debiti protratti troppo a lungo e in modo costante.
"Quando si affrontano 22 miliardi di euro di passivo c'è necessità di un dialogo serrato per mediare tra le esigenze di sviluppo e limitare, allo stesso tempo, l'indebitamento", ha spiegato ancora il governatore, spiegando in che modo nel primo anno di amministrazione si è riusciti a risolvere problema che pendeva come una spada di Damocle su tutte le attività e la gestione di una regione impegnativa e complicata come il Lazio. "Questo è il nostro primo bilancio: che da oggi in poi i conti siano chiari ma anche le responsabilità. Fino a oggi ho cercato di essere e corretto e continuerò a esserlo", ha detto il presidente Rocca ai giornalisti. Tuttavia, questo non toglie che ci saranno anche interventi senza filtri: "Parlerò anche in maniera molto più chiara rispetto a queste responsabilità enormi che noi abbiamo ereditato".
Il bilancio di previsione della Regione Lazio si compone di 7 articoli e 23 allegati e ammonta, al netto delle poste tecniche e delle partite finanziarie, ad oltre 18 miliardi di euro per l'anno 2024. Di questi, circa 3 miliardi e 200 milioni di euro a libera destinazione. Le ricerche vincolate, pari a circa 15 miliardi, sono riferite alla sanità per 12 miliardi e al trasporto pubblico locale per 600 milioni di euro. Questo, con ulteriori 345 milioni di risorse regionali, raggiunge quasi un miliardo di risorse complessive. Il bilancio di previsione per il triennio ammonta a quasi 55 miliardi. Per l'anno 2025 le previsioni di bilancio ammontano a circa 18,7 miliardi, mentre per il 2026 a 17,8 miliardi.
Per la prima volta dall'inizio del secolo, la previsione di bilancio stabilisce che, per gli anni dal 2024 al 2026, non è previsto il ricorso al debito per finanziare gli investimenti. "Abbiamo chiuso una stagione di debiti. Non è soltanto un bilancio del rigore ma un bilancio che vuole accompagnare lo sviluppo", ha dichiarato il presidente, sottolineando come sia stato possibile grazie al senso di responsabilità che ha permesso di usare al meglio le risorse disponibili.
"Questa era la migliore delle proposte possibili che tenesse conto da un lato l'esposizione debitoria, dall'altro la necessità di rilancio delle nostre imprese e il sostegno alle famiglie più fragili", ha sottolineato Rocca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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