Liliana Segre, il figlio risponde agli attacchi choc di Elena Basile: "Quereliamo"

L'annuncio del figlio e avvocato: "Incaricato il penalista di fiducia". Il caso arriva a Palazzo Madama

Liliana Segre, il figlio risponde agli attacchi choc di Elena Basile: "Quereliamo"
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Dopo l’attacco choc scagliato dall’ex ambasciatrice Elena Basile, Liliana Segre ha deciso di ricorrere alle vie legali. Lo ha annunciato il figlio e avvocato Luciano Belli Paci. "Liliana Segre – si legge in una nota – ha dato incarico al suo penalista di fiducia – l'avvocato Vincenzo Saponara di Milano – di procedere a norma di legge nei confronti di Elena Basile, ex funzionaria della Farnesina, che aveva attaccato nelle scorse ore la senatrice a vita". "Ieri notte - spiega il figlio della senatrice a vita - mi sono pervenute due mail della dottoressa Elena Basile, in risposta alla mia mail di contestazione di ieri mattina. La Basile sostiene che il pensiero di Liliana Segre sarebbe stato travisato da non meglio precisati articoli di stampa – a seguito dei quali sarebbe nato il suo video – e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l'hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare. Si dichiara inoltre felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici".

Intanto oggi l’Aula del Senato si è trasformata in uno scudo istituzionale a difesa della 93enne superstite della Shoah. Il caso del video pubblicato da Basile, oggi firma del Fatto Quotidiano, che accusa la senatrice di tormentarsi “solo dal pensiero dei bambini ebrei”, è entrato nell’Aula di Palazzo Madama. Tutte le forze politiche, davanti alle accuse diffamatorie della Basile, si stringono intorno alla Segre con un messaggio di unità.

Il delirio contro la Segre

L’attacco diretto dell’ex ambasciatrice Basile, d’altronde, non può che compattare l’intero arco parlamentare. Le accuse, dettate da un livore ideologico senza precedenti, sono sembrate, sin da subito, fuori controllo. La Basile, chiamando in causa direttamente storia della senatrice a vita, si è scagliata con tutte le forze verbali contro la Segre sostenentdo che “dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre, dice che la sua memoria è tormentata, per 365 giorni all’anno, per quello che ha vissuto neicampi di concentramento”. Ma, cara signora – ha aggiunto - possibile che i bambini palestinesi non la toccano?”.

L’ex diplomatica ha ricordato che“ogni quattro-cinque minuti muore un bambino palestinese” e ha quindi aggiunto: “Da ebrea che ha vissuto nei campi di concentramento lei dovrebbe sentire il dolore di tutti gli oppressi e in particolare ora del popolo palestinese. La morale non è rivolta solo a un gruppo nazionale. Sa che i tedeschi nazisti erano molto buoni coi loro bambini? E non sentivano nulla per la morte degli ebrei”. Quindi la domanda più sprezzante e ridicola nei confronti di Segre: Lei vuole imitarli?”

La risposta del Senato

Un attacco che ha superato ogni limite di decenza. E la risposta del Senato, per voce dei maggiori esponenti dei diversi partiti, ne è la riprova. Il primo a difendere la senatrice è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Mi associo ai giusti argomenti e alle parole che sono emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi – ha detto la seconda carica dello Stato - e abbraccio la senatrice Liliana Segre, che speriamo di vedere presto qui in Aula e a cui rivolgiamo un saluto". L’abbraccio simbolico di La Russa è stato accompagnato da un lungo applauso e da interventi colmi di affetto e vicinanza. Francesco Verducci, senatore del Partito democratico, ha espresso "lo sdegno di tutti i cittadini italiani per l'offesa alla senatrice, al suo sentimento, alla sua etica, al suo comportamento testimoniato con il suo insegnamento ai giovani - ha aggiunto il parlamentare dem -. Non c'è niente di più falso in quelle affermazioni".

Anche Giulio Terzi di Sant'Agata, senatore di Fratelli d'Italia, è intervenuto sulla vicenda."Siamo indignati per le cose dette contro un esempio straordinario di senso morale e di dedizione per la conoscenza" della Shoah. La commissione Politiche Ue, ha detto ancora Terzi, questa mattina ha espresso all'unanimità "partercipazione, affetto e ammirazione per la senatrice a vita, per il coraggio che dimostra nell'affermare la dignità degli esseri umani e degli italiani, che sono consapevoli di quello che è accaduto e che non deve più accadere".

Per Pierantonio Zanettin di Forza Italia, Segre"è uno straordinario esempio di equilibrio, tolleranza, saggezza politica", mentre secondo la leghista Daisy Pirovano, le dichiarazioni dell'ex ambasciatrice "sono di una gravità assoluta, dal punto di vista umano e storico". "Farneticazioni che si commentano da sole", ha scandito il capogruppo di M5s, Stefano Patuanelli.

Al dibattito sono intervenuti anche Tino Magni di Avs e Raffaella Paita di Iv, compagna di partito di Enrico Borghi che in una nota bolla gli insulti come "umanamente inaccettabili ed eticamente rivoltanti".

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