Agghiacciante. Non ci sono altre parole per descrivere il video di accuse con cui la ex diplomatica Elena Basile chiama in causa Liliana Segre a proposito della guerra in corso fra Israele e Hamas. Accuse letteralmente campate in aria, che hanno suscitato la comprensibile indignazione dei famigliari della senatrice a vita, in particolare del figlio Luciano Belli Paci, che secondo quanto riportato dal Corriere della sera, ieri mattina le ha definite «smaccatamente false e diffamatorie», chiedendo a Basile di cancellare il video dai suoi social pubblicandone un altro di scuse.
La vicenda inizia una settimana fa esatta quando - insieme a un suo articolo del 31 dicembre - Basile (oggi firma del Fatto quotidiano) ha pubblicato anche un video, di due minuti e 37 secondi, in cui si rivolge alla senatrice a vita (ma poi anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella) e la accusa appunto di essere insensibile alla sorte dei bambini colpiti dalla guerra in Medio Oriente. Anzi, peggio: la accusa di essere sensibile solo alla sofferenza dei bambini ebrei - vittime dell’attacco del 7 ottobre - restando del tutto indifferente al dolore e alle sofferenze dei piccoli palestinesi colpiti dalla reazione israeliana, i bombardamenti su Gaza.
Una critica paradossale, scagliata contro una donna che è stata nominata senatrice a vita (proprio da Mattarella) dopo un’opera instancabile - soprattutto nelle scuole - di testimone della Shoah sopravvissuta ad Auschwitz. «Cara signora Segre - dice Basile - lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano?». «Come è possibile prosegue - che la realtà che si sta sviluppando davanti ai suoi occhi non la colpisca?».
Nel tentativo incredibile di bacchettare la senatrice Segre, Basile arriva a dire: «Da ebrea che ha vissuto nei campi di concentramento lei dovrebbe sentire il dolore di tutti gli oppressi e in particolare ora del popolo palestinese».
Il video della ex diplomatica prosegue con la più ingiusta e dolorosa delle accuse che si possano scagliare: «Sa che i tedeschi (i nazisti, ndr) - erano molto buoni con i loro bambini? Anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli?».
Basile si dice «inorridita», chiede a Segre e Mattarella di condannare Israele, con «coraggio» e la saluta con un «non ci deluda».
Ma probabilmente non ha ascoltato - o non ha capito - ciò che Segre ha ripetuto, più volte, anche nelle occasioni pubbliche più seguite, come il discorso all’Università Statale di Milano dove ha ricevuto una laurea honoris causa.
«Nella spirale dell’odio più crudele dal 7 di ottobre in poi - ha detto - sono i bambini di tutti i colori e le religioni. Non c’è notte dal 7 di ottobre che non mi tenga sveglia a pensare a quello che succede».
Ma anche in tv, intervistata da Corrado Augias per «La Torre di Babele», due settimane fa, aveva pronunciato parole molto simili, e altrettanto sentite, proprio dal Memoriale della Shoah: «Sono di una tristezza profonda - aveva detto Segre - perché dal 7 ottobre...la violenza a cui abbiamo assistito e assistiamo...quello che mi sconvolge sono i bambini delle due parti.
Da mamma, da nonna, i bambini sono una cosa sacra, e sapere che sia il 7 ottobre per la follia di Hamas, ci sono state le cose che sappiamo, e che oggi sono i bambini palestinesi a soffrire. Io come mamma e come nonna non faccio differenze».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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