Festa grande in casa Salis. La decisione della Corte d’Appello ha messo di buon umore Roberto e Ilaria Salis che, sui social, preferiscono festeggiare scagliarsi contro la premier Giorgia Meloni e il suo governo. Dalle toghe è arrivato l’ennesimo stop: prima non hanno convalidato i trattenimenti di 43 migranti che martedì scorso erano arrivati nel Cpr di Gjader in Albania e poi hanno rimesso gli atti alla Corte UE, in attesa della Sentenza sui Paesi sicuri, prevista per il prossimo 25 febbraio.
Operazione #Albania, terzo schiaffo al governo
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) January 31, 2025
Dopo lo scandalo del torturatore liberato, un'altra figuraccia sulla pelle dei #migranti. Ancora una volta mettono in imbarazzo l’Italia davanti al mondo intero.
Non si dimetteranno neanche questa volta, perché non conoscono… pic.twitter.com/KxgTvFzzD1
Una sequenza di notizie, da aggiungere all’iscrizione del registro degli indagati di Meloni in relazione al caso Almasri, che non può che suscitare felicità alla nuova paladina di Alleanza Verdi e Sinistra. L’europarlamentare, come spesso accade ha affidato ai social, il commento sulla decisione della Corte d’Appello. “Operazione Albania, terzo schiaffo al governo”, il titolo provocatorio dell’invettiva social. Poi, a stretto giro, partono i festeggiamenti in grande stile. “Dopo lo scandalo del torturatore liberato, un'altra figuraccia sulla pelle dei migranti. Ancora una volta mettono in imbarazzo l’Italia davanti al mondo intero”, aggiunge la Salis. Ma la retorica buonista lascia spazio alle stoccate politiche. “Non si dimetteranno neanche questa volta, perché non conoscono vergogna. Ma dovrebbero. Eccome se dovrebbero”, commenta la parlamentare europea osannata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
“Liberi tutti!”, esulta. Poi, il messaggio a Meloni: “Benvenuti migranti! Meloni a casa”. La politica dei porti aperti al suo meglio. Tralasciando il fatto che il governo abbia confermato la volontà di continuare sulla strada dei Cpr e aumentare la lotta all’immigrazione irregolare, la Salis ormai è costretta ad esultare solo alle sentenze giudiziarie anti-Meloni. Lo stesso gioco che, per la vicenda che coinvolge il rimpatrio del Comandante della prigione libica Almasri, utilizza il padre della europarlamentare. Rispondendo ad un commento sui social, Roberto Salis tira in ballo il percorso scolastico di Giorgia Meloni.
Il presidente del consiglio, intervenendo con tono provocatorio in merito alla sua vicenda giudiziaria, aveva smascherato i giudici invitandoli a confrontarsi nell’agone politico. Una dichiarazione che, evidentemente, non ha convinto il padre di Ilaria Salis.
“Se Giorgia Meloni dice che se i magistrati vogliono fare i politici si dovrebbero far eleggere, si potrebbe rispondere che i politici se vogliono fare i magistrati dovrebbero fare un concorso”, ha commentato Papà Salis. Poi, concludendo, la sferzata non richiesta: “Solo che con il diploma dell'alberghiero non si può essere ammessi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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