"Con il presidente Berlusconi non ci sono mai state divisioni riguardanti i valori e i programmi del partito: l’unico punto di distanza è stata la valutazione del giorno 2 ottobre, quando è stata votata la fiducia al governo. Questo suo giudizio di fiducia mi è stato riconfermato". Così Angelino Alfano ha risposto a chi gli chiedeva dell’esito del suo incontro con il Cavaliere, ieri ad Arcore. Proprio ieri alcune dichiarazioni del vicepremier - contenute nell'ultimo libro di Bruno Vespa - avevano creato qualche malumore all'interno del partito. "La mia idea non è cambiata rispetto alla fine del 2012 quando lanciammo le primarie. Alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso primarie il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti. Io stesso, poi, le bloccai quando Berlusconi decise di ripresentarsi, e Giorgia Meloni ancora me lo rimprovera", aveva dichiarato l'ex Guardasigilli. Che poi, a proposito della linea del partito, aveva aggiunto: "Il nostro è stato sempre un grande movimento a guida e a prevalenza moderata. Non è un bene che finisca in mano a estremisti. Berlusconi non lo è, ma c’è il rischio che nella gestione pratica e quotidiana della comunicazione si prenda quella deriva".
"Io non sono abituato a porre condizioni", ha risposto Alfano a chi gli chiedeva quali fossero le condizioni discusse con il Cavaliere, nell’incontro di ieri. "L’unità si è ritrovata nel momento in cui si è superato il punto di reale dissenso; e cioè sulla stabilità del governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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