Alfano contro il Cav: "Avanti con Letta anche se Berlusconi decade"

Il vicepremier molla il Cavaliere, bufera nel partito. Santanché: "Si candidi alle primarie del Pd". Prestigiacomo: "È cinico"

Alfano contro il Cav: "Avanti con Letta anche se Berlusconi decade"

Il vice presidente del Consiglio, Angelino Alfano, è convinto che Berlusconi abbia "ancora delle cartucce da sparare". Lo dice alla trasmissione di Maria Latella, L'intervista, su SkyTg24: "L’ordinamento giuridico italiano prevede ancora delle possibilità per il cittadino Berlusconi, il caso non è chiuso". Poi va avanti sul Cavaliere: "Mi auguro che Berlusconi non sia sottoposto alla decadenza" per colpa della legge Severino, "ma in tutti i casi arriverà l’interdizione. Sono convinto che nel 2014 verrà data a Berlusconi la possibilità di rivalersi nei confronti di questa ingiustizia", dice poi Alfano. "Noi siamo convinti - prosegue - che il presidente Berlusconi abbia preso la strada giusta nel distinguere". Sul piano prettamente politico il vicepremier fa sapere che chiederà a Berlusconi di continuare a sostenere l'esecutivo: "So per certo che nella sua mente, mente di una persona responsabile, alberga forte il senso di responsabilità nei confronti del Paese".

"Il nostro leader non è un ex comico, mi sembra offensivo paragonarlo a Grillo. Noi - prosegue - abbiamo un leader che dovrebbe fare il senatore a vita per la sua carriera di imprenditore, come uomo di sport e per aver governato l’Italia".

Ma è convinto, o no, Alfano, che il governo possa andare avanti? "Sono convintissimo - sottolinea Alfano - che se cade questo governo non si vota e nascerebbe un governo in questa legislatura, e sarebbe un governo di sinistra-sinistra". Poi insiste: "Quelli che dicono andiamo a votare subito sostengono 'andiamo a votare senza candidato', visto che Berlusconi "potrebbe fare campagna elettorale, ma non guidare il governo". Ai compagni di partito che chiedono da tempo, a gran voce, di tornare prima possibile alle urne, manda a dire: "Le elezioni anticipate ora sarebbero un danno per l’Italia, per il nostro partito e per Berlusconi. Sarebbero un danno per l’Italia non solo per noi, la crisi è drammatica, non possiamo andare alle urne in questo modo, magari rischiando di ritornare al governo con il Pd". Un modo come un altro per dire: state sbagliando tutto. E aggiunge, ostentando sicurezza: "Abbiamo la possibilità che nel 2014 Silvio Berlusconi possa dimostrare la propria innocenza e poi possa essere candidato" più avanti, nella tornata elettorale successiva. "Perché - insiste rivolgendosi ai falchi - far cadere il governo se non diciamo qual è la prospettiva per il centrodestra? Dov’è la strategia. Questo - insiste - è un governo molto equilibrato politicamente - sottolinea il vicepremier del Pdl - e la nostra presenza serve non solo per realizzare un pezzo del nostro programma ma anche per fare scudo contro il dilagare delle politiche di sinistra".

Quanto alla nuova legge elettorale, Alfano osserva questo: "Difficile andare a votare senza una (nuova, ndr) legge elettorale. L’ipotesi di un decreto? Non ci sono precedenti, la cosa mi lascia molto perplesso".

Incalzato dalla Latella il vice premier si sofferma anche sulle possibili critiche, anche molto dure, che potrebbero arrivargli dalla stampa vicina al centrodestra: "Non ho nessuna paura del metodo Boffo. Lo abbiamo messo in conto, se dissentiremo ne saremo vittime. Ma non abbiamo paura". E sul futuro del suo partito assicura: "Lavoreremo fino all’ultimo istante per non spaccare, non è stato ancora deciso nulla. Ancora si può lavorare per l’unità". Ma ribadisce: No a scelte radicali ed estremiste".

Le dichiarazioni di Alfano hanno ripaerto la polemica interna al centrodestra tra colombe e lealisti. "Vi sono momenti in cui è necessaria assoluta chiarezza - commenta Raffaele Fitto -. Alfano sceglie una rotta alternativa a Berlusconi, agli elettori del Pdl e alla sua stessa storia".

Bondi: Alfano sbaglia, il voto anticipato lo vuole il Pd

In una nota Sandro Bondi, senatore del Pdl, rimprovera Alfano: "Sbaglia a sostenere che nel nostro partito c’è chi vuole le elezioni anticipate. Nessuno nel Pdl-Forza Italia lavora per le elezioni anticipate. Nel nostro partito, al contrario, c’è chi, come il sottoscritto, ritiene che il colpo mortale al governo lo infligge chi, come il Pd, nonostante la nostra comune partecipazione alla maggioranza, dopo aver violato ogni garanzia democratica, vota per l’estromissione del leader del centrodestra dal parlamento. Le elezioni anticipate, infine, sarebbero provocate da una sinistra che sulla legge finanziaria impone la propria posizione di ulteriori tasse da cui scaturirà un peggioramento della crisi economica".

Santanchè: potrebbe correre per le primarie del Pd

Molto duro il commento di Daniela Santanchè alle parole del vicepremier: "Alfano conferma che le larghe intese non prevedono la salvezza e neppure la tutela di Silvio Berlusconi. Un programma vincente per correre alle primarie del Partito Democratico".

Sacconi: prospettiva al centrodestra italiano

"Alfano ha offerto oggi una credibile prospettiva al centrodestra italiano - scrive in una nota il senatore Pdl Maurizio Sacconi - quella di concorrere a governare il presente per accompagnare la prima, faticosa, ripresa della società italiana, riducendo tasse e regole, e quella di costruire una futura alternativa maggioritaria alla sinistra".

"Un centrodestra vincente rimane unito, ha pazienza e carattere nella cattiva sorte, coltiva alleanze interne e internazionali, progetta l’Italia possibile con ambizione giustificata dalla sua fiducia negli italiani. La prospettiva di Alfano confligge con il tatticismo di chi rinuncia alla speranza maggioritaria e si accontenta di una piccola e inascoltata testimonianza".

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