
Anche il lutto nazionale è motivo di polemica per la solita sinistra, abituata a lamentarsi di tutto pur di trovare appigli di critica per il governo. Il Consiglio dei ministri ha deliberato 5 giorni di lutto nazionale a partire da oggi, che si concluderanno sabato 26 aprile, giorno in cui verranno celebrati i funerali di Papa Francesco, il che significa che le celebrazioni del 25 aprile ricadranno all'interno del periodo di lutto. Per questa ragione il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, a fronte di ciò che imporrebbe un lutto nazionale, ha sottolineato che "tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno".
Sembrava ovvio e scontato che le parole del ministro fossero riferite a chi fa del 25 aprile un rave party e non alle celebrazioni che si tengono in tutte le città per la Giornata della Liberazione. Sono già previste, per altro, manifestazioni violente e provocatorie in quel giorno, soprattutto a Roma. Invece, da sinistra è stato strumentalizzato anche un appello di buon senso come questo. Nicola Fratoianni ha attaccato il governo sostenendo che "è più forte di loro, anche stavolta un'allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi". Travisando completamente le parole del ministro, il leader di Avs è partito lancia in resta accusando il governo di voler "sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno utilizzando peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come Papa Francesco".
Sono dello stesso tenore le dichiarazioni di Angelo Bonelli, che finge di non ricordare cosa accade solitamente il 25 aprile per la solita nota polemica: "Il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, grazie alla Resistenza che ci ha poi condotti alla democrazia". E poi ha aggiunto: "Papa Francesco è stato un Pontefice straordinario e il suo messaggio ha coinvolto credenti e non credenti: evitiamo, per favore, di fare pasticci". Ma ancor più assurde sono le dichiarazioni del segretario di Più Europa, Riccardo Magi, secondo il quale "Meloni ha mostrato talmente tanta sobrietà che ha deciso di organizzare un viaggio in Uzbekistan invece che celebrare la Resistenza". La presenza del presidente del Consiglio era prevista alle celebrazioni del 25 aprile all'Altare della Patria e la sua partenza per l'Uzbekistan sarebbe stata successiva alla presenza durante le cerimonie istituzionali.
Ma, come annunciato questa mattina da Palazzo Chigi, il viaggio è stato annullato e Meloni sarà al funerale. Usare Papa Francesco per polemizzare con il governo è irrispettoso non solo della Santa Sede ma delle istituzioni. Ancora una volta, a sinistra hanno perso un'occasione per evitare le brutte figure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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