La richiesta di condanna a sei anni per il caso Open Arms avanzata lo scorso sabato dai magistrati della procura di Palermo ha portato all'immediata difesa di Matteo Salvini che, dopo il video social pubblicato due giorni fa, adesso annuncia e prepara ufficialmente la mobilitazione della sua Lega. Per il vicepresidente del Consiglio quello a suo carico è un "processo politico" nonché un "tentativo della sinistra di attaccare il governo ed il diritto alla difesa dei confini nazionali", ha dichiarato dando il il via al Consiglio federale straordinario convocato ad hoc oggi pomeriggio. "Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti - ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni".
Sotto questo punto di vista, quindi, diventa ancora più importante il tradizionale appuntamento annuale sul pratone di Pontida in occasione del raduno di tutti i militanti, amministratori e dirigenti leghisti previsto per il prossimi 6 ottobre. La manifestazione nel Bergamasco di inizio autunno "sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola", ha assicurato Salvini durante la riunione con i suoi a Palazzo Montecitorio". Anche per questo motivo, si legge poi in una nota ufficiale del Carroccio, "c'è grande attenzione da parte di osservatori stranieri e sul pratone in provincia di Bergamo si attendono delegazioni in arrivo da oltreconfine".
L'ex ministro dell'Interno ringrazia poi caldamente il governo e tutti i partiti della maggioranza di centrodestra "per la grande e affettuosa solidarietà" dimostratagli nelle ultime quarantotto ore, aggiungendo che "l'enormità di quanto sta accadendo a Palermo" sarà un motivo di ulteriore confronto tra lo stesso Salvini "anche con Elon Musk, oltre che con i repubblicani americani". Non è quindi escluso che il patron di Tesla e di X possa davvero essere il super-ospite di Pontida tra tre settimane.
Non solo, ma sempre oggi la Lega, insieme al gruppo dei Patrioti per l'Europa, denunciano il fatto che la maggioranza Ursula abbia respinto la proposta di inserire nell'ordine dei lavori della plenaria di questi giorni il caso Open Arms. "La sinistra come Ponzio Pilato, prima manda a processo Matteo Salvini per aver fatto il proprio dovere e difeso i cittadini italiani, poi si rifiuta di discutere del caso in aula al Parlamento europeo - dicono in un comunicato gli eurodeputati leghisti in vista dell'assemblea di domani a Strasburgo -.
Non vogliono fermare l'immigrazione clandestina, vogliono mettere dietro le sbarre chi protegge i confini, e non vogliono parlarne. Una vergogna europea, di cui dovranno rendere conto ai cittadini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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