Crolla l’affluenza alle urne per il secondo turno delle elezioni amministrative. Alle 19 ha votato il 33,77% degli aventi diritto. Quindici giorni fa, al primo turno amministrativo ma anche giorno di voto per le Europee, alla stessa ora aveva votato invece il 52,45%, quindi oggi quasi 19 punti in meno. Spiccano i 24 punti in meno in Basilicata, gli oltre 22 punti in meno in Molise e in Puglia, i 21 in Abruzzo, i quasi 21 punti in meno nel Lazio e in Campania, i quasi 20 in meno in Piemonte, i 19 punti in meno in Umbria e in Emilia-Romagna.
Urne aperte per il ballottaggio dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 per 148 Comuni, mentre in Sicilia si vota anche domani. Da stasera i risultati, dal momento che lo spoglio inizierà alla chiusura dei seggi. Si vota in 17 capoluoghi di provincia: Bari, Bergamo, Biella, Caltanissetta, Cremona, Foggia, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Perugia, Pescara, Potenza, Teramo, Terni, Verbania e Vercelli.
Occhi puntati su Pavia, dove il candidato del centrodestra (che corre unito per le amministrative) Alessandro Cattaneo è in vantaggio sullo sfidante Massimo Depaoli, mentre a Bergamo il favorito è Giorgio Gori (centrosinistra) contro Franco Tentorio (Forza Italia, Lega Nord e Ncd). Il Movimento 5 Stelle spera invece a Livorno e Modena, dove sfida il Partito democratico. Nel capoluogo toscano Filippo Nogarin (M5S) ha l'appoggio di Lega e della lista civica "Buongiorno Livorno" (che al primo turno ha conquistato il 16% dei voti). Rischia quindi la debacle Marco Ruggeri (Pd), che il 25 maggio si è fermato al 39,9%.
Situazione meno incerta a Modena, dove il candidato di centrosinistra Giancarlo Muzzarelli (Pd) ha sfiorato la vittoria con il 49,7% e sfida il grillino Marco Bortolotti che aveva raccolto solo il 16,3% dei consensi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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