"Noi siamo in corsia di sorpasso, Bersani e Pd sono nella corsia di emergenza". Silvio Berlusconi continua la sua campagna elettorale all'insegna della convinzione che il Pdl possa vincere alle prossime elezioni politiche.
Pago dei sondaggi che vedono il partito in crescita e i democratici in calo, il Cavaliere, ospite di Uno Mattina, attacca frontalmente il precedente governo, reo di aver "usato metodi violenti contro cittadini e imprenditori". L'esecutivo di Monti "ha fatto meno bene di noi. Noi pensiamo di fare meglio senza costringere le imprese a chiudere per pagare le tasse", ha spiegato Berlusconi.
Che poi ha smentito la necessità di una nuova manovra come contropartita di una restituzione dei soldi dell'Imu sulla prima casa e ha spiegato che "gli stipendi degli impiegati pubblici si possono tagliare del 3% perché quando dieci vanno in pensione, poi ne vengono riassunti quattro e non dieci. Non è una cosa superficiale, abbiamo fatto uno studio serio su ogni filone di spesa. Secondo noi non c’è assolutamente bisogno di una manovra aggiuntiva".
Ma la priorità solo le tasse. "Abbiamo per molti mesi studiato la situazione dei conti pubblici e delle nostre spese, c’è assolutamente bisogno di abbassare le tasse per uscire da una recessione che ci attanaglia e che è colpa di questo governo tecnico che in 13 mesi è riuscito a fare cose incredibili".
Secondo il leader del Pdl, "nel primo anno possiamo toccare alcuni capitoli di spesa come gli stipendi degli impiegati pubblici del 3% per cento". Poi una bacchettata alla sinistra: "Le sue posizioni sono demagogiche e non fondate dalla realtà. I condoni fanno pagare le tasse a chi non le aveva pagate. La sinistra continua a parlare di evasione e fa solo pagare le tasse ai contribuenti onesti. Io sono convinto, se faremo la riforma fiscale che porti le tasse dalle persone alle cose, che con una modificazione netta sia necessario un condono tombale".
Berlusconi ha parlato anche di Beppe Grillo: "Da meraviglioso istrione qual è si rivolge a chi è disgustato, si rivolge ai moderati delusi anche da noi. La cosa che mi fa preoccupare è che guardando nelle sue liste più dell’80% dei suoi candidati hanno già fatto politica nell’estrema sinistra e nel movimento no Tav".
Una parola poi anche su Oscar Giannino: "È un paradosso, è un liberale che sotto le luci della ribaltà si è innamorato del suo personaggio e ora dice che il suo fine è che il centrodestra debba perdere in Lombardia. Lascio agli elettori giudicare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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