Bologna si candida a paradiso dei gay

La dotta e rossa Bologna si candida a soppiantare San Francisco come paradiso per gay e lesbiche

Bologna si candida a paradiso dei gay

La dotta e rossa Bologna si candida a soppiantare San Francisco come paradiso per gay e lesbiche. Dopo il Gay pride e la strampalata idea del Comune di sostituire nella modulistica i termini mamma e papà ora tocca alla Regione, con una risoluzione di Pd e Idv che impegna la Regione Emilia Romagna a offrire asilo politico «agli omosessuali discriminati e perseguitati in Russia dalla legge anti gay voluta dal premier Vladimir Putin». Un abbaglio in realtà, perché la legge vieta la propaganda e le relazioni sessuali non tradizionali in presenza di minori, come hanno sottolineato Enrico Aimi del Pdl e Roberto Corradi della Lega rimarcando il valore di tutela dei minori della legge che è contro le adozioni gay.

Nessuno però dai banchi della maggioranza ha mai protestato per le discriminazioni ai danni degli attivisti francesi che hanno manifestato a favore della famiglia tradizionale in alcuni casi finendo anche dritto in carcere.

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