Il duello infinito. Tra Roberto Maroni e Umberto Bossi la tensione è altissima. Non è la prima volta che il Senatùr e l'ex ministro dell'Interno si scontrano. Ma adesso pare siano arrivati alla battaglia finale. Ad aprire le danze è stato l'ex leader del Carroccio che, in una intervista di fuoco rilasciata al Fatto quotidiano, ha tuonato: "Devo ricostruire la Lega, l'hanno distrutta. Maroni ha trasformato i nostri ideali in burocrazia. Ha troppe poltrone e si dimentica delle cose. Io la base non l'ho mai abbandonata. Aspetto il Congresso, mi candiderò prima che non ne rimanga più nulla".
Parole durissime. La risposta di Bobo è pronta per essere servita. E ha il sapore dei tagli. Perché in via Bellerio è tempo di bilanci. I conti non tornano e urge tagliare. Ieri, dopo l'ultimo Consiglio Federale della Lega per discutere del bilancio consuntivo del 2012, si è deciso che bisogna tagliare le spese inutili.
E tra queste potrebbero rientrare i viveri per il Senatùr e per la sua famiglia:
500 mila euro per le spese di segreteria e di cura di Bossi, più 150mila euro di "stipendio" per l'ex leader del Carroccio, più 200 mila euro per la scuola Bosina, l'istituto di Varese fondato dalla moglie, Manuela Marrone.
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