La bufala dell'Espresso: "Il Cav vuole Renzi premier"

Berlusconi vorrebbe candidare il sindaco di Firenze a Palazzo Chigi. Volpe Pasini: "È un'idea mia e al Cav non è nemmeno piaciuta. Renzi non ne sa nulla"

La bufala dell'Espresso: "Il Cav vuole Renzi premier"

E se Silvio Berlusconi stesse pensando a "rubare" uno dei rampolli della sinistra per vincere le elezioni? A ipotizzarlo è l'Espresso secondo cui il leader del Pdl vorrebbe candidare a Palazzo Chigi Matteo Renzi. A sostegno di questa teoria, il settimanale cita un documento documento riservato "commissionato dal Cavaliere a un gruppo ristretto di consiglieri capeggiati da Dell’Utri e Verdini (oltre che dal suo nuovo guru Volpe Pasini)".

Il piano segreto prevederebbe di far fuori "il Pdl e quasi tutti i suoi dirigenti" e di "fondare una lista civica nazionale che dovrà allearsi con il sindaco di Firenze, destinato a palazzo Chigi". L'obiettivo per il settimanale di De Benedetti è chiaro: "Salvare Silvio dai giudici e (se possibile) farlo eleggere Presidente della Repubblica". Un piano che ha anche un nome e un simbolo, quelli che diventeranno il segno distintivo del nuovo soggetto politico: "La Rosa Tricolore", rappresentata da una rosa stilizzata con i petali rossi, bianchi e verdi.

L'idea di una lista civica che sostituisca il Pdl e riconquisti gli elettori delusi dalla politica non è nuova. Già nei giorni scorsi si era parlato di Vittorio Feltri come uno dei possibili candidati. Ma perché andare a scomodare Renzi, sempre in conflitto con Bersani? Di certo il sindaco di Firenze, sempre dichiaratosi liberale di sinistra, non ci fa una bella figura a essere corteggiato da Berlusconi. Al punto che lui stesso si appresta a smentire qualsiasi contatto con il Pdl: "L’Espresso lancia con enfasi un piano di rinascita berlusconiana sparandomi in apertura. Ovviamente tutto senza chiedermi una dichiarazione, senza fare una verifica, senza nulla", scrive il Rottamatore su Facebook, "E allora voglio svelare il mistero: il piano esiste! L’hanno firmato non solo Verdini e Dell’Utri, ma anche Luciano Moggi, Licio Gelli, Jack lo Squartatore e Capitan Uncino. Ma sono stato irremovibile: finchè non me lo chiede il mostro di Lochness non accetto".

Anche Ignazio La Russa preferisce scherzarci su: "È vero, abbiamo chiesto a Renzi di candidarsi, ma se lui non ci dovesse stare lo chiederemmo a Di Pietro. Se anche Di Pietro ci dovesse dire di no si potrebbe pensare a Tex Willer oppure a Corto Maltese. Naturalmente il ballottaggio sarà possibile on line oppure tramite un tagliando inserito nei fumetti".

E su Twitter Renzi lascia intuire altro: "Espresso e dossier ridicoli: non è la prima volta, non sarà l’ultima. Se candidato, ne aspetto uno alla settimana. Però che schifo così...". Che questi fantomatici "dossier" servano solo a screditare un candidato poco gradito?

Alla fine Volpe Pasini svela l'arcano. Il documento esiste, ma è certo opera di Berlusconi. "L’ho fatto io e l’ho fatto correggere da altri. Verdini non ci ha messo becco. È un’idea dei miei amici e mia, ci abbiamo lavorato in questi ultimi mesi", spiega a La Zanzara, "Renzi è un’idea mia per pescare elettori dal campo avversario". A sentire Volpe Pasini, tra l'altro, il progetto non ha entusiasmato nemmeno il Cavaliere: "Ha fatto una faccia che significava Mi piace abbastanza ma non tantissimo. Gli piace ma non ha detto urrà e non ha detto che è una cazzata". Quello che sembra certo, però, è che il Pdl abbia bisogno di cambiamento: "Berlusconi ha detto che bisogna spacchettare tutto. L’ha confermato con la presenza di alcune liste che ci saranno alle prossime elezioni", sostiene Volpe Pasini.

La scelta sarebbe caduta su Renzi perché "nel Pd non lo vuole nessuno, quelli del centro del Pd lo apprezzano e anche quelli di centro destra. Non appartiene alla casta, vive con pochi soldi, ha fatto le primarie, non è stato aiutato dal partito, è abbastanza giovane ma è esperto. Ha una serie di caratteristiche che lo rendono unico".

Eppure il sindaco di Firenze era all'oscuro di tutto: "Non è mai stato interpellato. La prima scelta è Silvio Berlusconi, ma qualora per fatti suoi personali non dovesse più sentire la passione forte per la politica, ho fatto una valutazione"

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