Lodi«Una persona che lo conosceva, ma non per motivi personali - che peraltro abbiamo già scartato - bensì per ragioni di servizio e di frequentazione della zona. Una persona che lo ha sicuramente sorpreso con la sua reazione violenta, sfilandogli la pistola d'ordinanza e freddandolo così, su due piedi. Per poi fuggire via. Chissà, forse proprio nella vicina chiesa della Maddalena e confondendosi tra la folla di fedeli...».
È vero: al momento non possono permettersi di scartare alcuna pista i carabinieri che stanno indagando sull'omicidio del collega 42enne Giovanni Sali, l'appuntato scelto misteriosamente ucciso con due colpi partiti dalla sua stessa pistola d'ordinanza in una viuzza semideserta del centro di Lodi vecchio sabato pomeriggio, mentre svolgeva la sua mansione di carabiniere di quartiere.
Tuttavia, secondo fonti investigative, i militari e la procura di Lodi, «orfani» di vere testimonianze ma anche di filmati di telecamere, stanno prendendo sempre più le distanze da quello che, in un primo tempo, veniva definito «movente personale». Mentre si avvicinano sempre più all'ipotesi di un evento inaspettato. Che avrebbe colto di sorpresa il povero Sali. Un punto fermo al momento per i carabinieri di Lodi e Milano e per la Procura locale. Un elemento che sarebbe confermato, tra l'altro, dai risultati dell'autopsia, eseguita ieri mattina all'Istituto di medicina legale di Pavia e dai quali non risulterebbero lesioni compatibili con una colluttazione.
Ieri magistrati e carabinieri hanno fatto un sopralluogo sul luogo del delitto. Al termine del quale hanno confermato che il carabiniere è stato colpito da due proiettili e che solo uno, quello mortale, lo ha raggiunto al cuore, ed è rimasto lì. Sulla scena del delitto sono stati trovati «tre bossoli e individuati altrettanti punti d'impatto dei proiettili esplosi».
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