Caro Magdi, ciò che conta è la fede in Cristo

Caro Magdi, ciò che conta è la fede in Cristo

«So' cattolico, nun so' santo» diceva un vecchio onorevole dc, di quelli che non fabbricano più. Giusto. Perciò, caro Magdi Cristiano Allam, nessuna predica. Il fatto è che ho letto e riletto la tua abiura, e ancora non capisco dove stia il problema. C'è un sacco di gente, nella Chiesa cattolica, che riguardo all'islam la pensa come te. La diversità di posizioni nella Chiesa appartiene alla sua natura profonda, i cui valori fondamentali sono bene espressi nel Credo e nel Catechismo della Chiesa cattolica: due cose che tu conoscevi bene prima di convertirti al cattolicesimo nel 2008.

Nel 2008 sapevi anche che nove anni prima Giovanni Paolo II aveva baciato il Corano e che Benedetto XVI (che fu ministro del tuo Battesimo) due anni prima aveva pregato nella Moschea Blu in direzione della Mecca. Tutte queste cose, che tu non potevi approvare, non ti impedirono di ricevere il S. Battesimo, perciò la posizione dei Papi riguardo all'islam non può essere la causa della tua abiura.

Nel 2008 sapevi che nella Chiesa vale il celebre motto «In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas» («unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità sempre»), e il rapporto tra Chiesa e islam fa parte dei dubiis. Il suo compito è un altro: annunciare Cristo morto e risorto. I valori non negoziabili, pur sacrosanti, sono tuttavia comprensibili solo a partire dall'esperienza viva della fede in Cristo. È la fede che rende l'uomo forte. E la fede non ce la diamo da soli: ce la regala Dio. Ecco perché Papa Francesco predica l'essenziale: la fede, la speranza e la carità, nelle quali si realizza il rapporto tra Dio e l'uomo.

Stamattina, sul bus, mi sono alzato per far sedere una donna incinta che portava il chador. Ho pensato che era un'integralista islamica che portava in grembo un futuro nemico dell'Occidente? No, ho pensato solo che era una donna incinta. Sono troppo illuminista? Credo di no.

Tuttavia non penso che le mie opinioni sull'islam valgano più delle tue. So che Dio non ci lascia mai soli, e so alla fine ci sarà la mietitura e allora si vedrà chi ha seminato il grano e chi la zizzania. Ti consiglio di fare una nuova visita alla Cappella Sistina. Osserva bene il Giudizio Universale di Michelangelo, soprattutto la parte in basso verso sinistra, dedicata alla Resurrezione della Carne.

Troverai, tra le altre figure, un angelo (o qualcosa di simile) molto forzuto che da una nuvola tira verso l'alto due individui dalla pelle bruna, probabilmente arabi, i quali se ne stanno aggrappati a un rosario musulmano. Il cristianesimo afferma con forza che non c'è salvezza se non in Cristo (e il Giudizio lo conferma), ma questo non vuol dire che solo i cristiani si salvano. Tu sembri voler identificare le due cose, ma sai bene che si tratta di due cose diverse. Tuttavia ho l'impressione che le cause vere della tua abiura non siano quelle che dici: tutte le cose che ho detto finora tu le conosci, e le conoscevi anche prima della tua adesione alla Chiesa cattolica.
Voglio allora ricordare ai lettori che tu non hai scritto solo i libri che citi nell'articolo. Hai scritto anche, per esempio, Viva Israele. Ora, nei giorni scorsi il Papa ha sollecitato il dialogo con l'islam, e negli stessi giorni Obama rivolgeva a Israele le parole-choc che conosciamo, e che non vanno nella tua direzione.

Conoscendo i tuoi scritti, credo che la direzione indicata dalle loro parole possa averti urtato un po', perciò adesso - dopo essere stato per cinque anni più cattolico di tutti i cattolici - vuoi lanciare come si dice, un segnale forte. Io non ti giudico: mi limito a osservare. Lieto che, almeno su alcune grandi battaglie, continueremo ad essere insieme.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica