Il nodo immigrazione, il caso Almasri e, di conseguenza, il terremoto giudiziario che ha colpito il governo guidato da Giorgia Meloni. Tre tematiche legate da un unico filo rosso che, come spesso accade, dividono le stanze dei bottoni e i talk show politici nostrani. Nell’ultima puntata di Dritto e Rovescio, la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio su rete4, destra e sinistra, come in un ring mediatico, si scambiano colpi su colpi.
Da una parte il giornalista Giuseppe Cruciani e il deputato di FdI Galeazzo Bignami. Dall’altra, come portavoce della sinistra, i dem Matteo Ricci e Simona Malpezzi. La prima grande questione che interroga gli opinionisti è la vicenda Almasri, nodo centrale per capire l’indagine che ha colpito Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano."Almasri è stato rimandato in Libia per una cosa che si chiama segreto di Stato, per motivi di interesse nazionale”, esordisce Cruciani. Una ricostruzione che non si allontana dalla realtà: come ribadito dallo stesso Piantedosi il cittadino libico è stato rimpatriato per ragioni di “sicurezza nazionale”.
Giuseppe Cruciani: "Almasri è stato rimandato in Libia per un accordo tra l'Italia e la Libia"
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) January 30, 2025
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Il motivo è presto detto: “C’è un accordo tra l'Italia e la Libia per cui loro non fanno partire troppi immigrati e noi in cambio non facciamo niente”. La risposta piccata di Matteo Ricci non si fa attendere.“Noi quindi liberiamo i criminali”, provoca l’europarlamentare del Pd. Niente da fare. Cruciani mostra prontezza e controbatte: “Certamente si, succede in tutti gli Stati”. Poi, a stretto giro, arriva la stoccata finale: “E lo avete fatto anche voi”, rivolgendosi alla sinistra che, negli ultimi 10 anni, ha governato in lungo e in largo.
Da qui l’attenzione si sposta sul trentennale scontro tra governo e magistratura che è tornato di stretta attualità dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio da parte della Procura di Roma. Galeazzo Bignami attacca sul timing della Procura. "Da italiano pretendo oggi tutti gli italiani che hanno sporto denuncia, trovino una risposta dalla magistratura in 3 giorni, come è successo con il governo”, evidenzia l’esponente di Fratelli d’Italia. Una velocità quantomeno particolare che però non allarma in alcun modo la gauche mediatica. Rimane quindi sullo sfondo la grande matassa dell’immigrazione irregolare.
Le proposte della sinistra, per voce di Simona Malpezzi, sono volte a confermare la politica dei porti aperti ad ogni costo. "Si possono costruire politiche di immigrazione regolare senza prendere in giro gli italiani e i loro soldi", conclude la dem. La solita retorica tanto buonista quanto fallimentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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