Basta Graphite, un sofisticatissimo spyware israeliano che sfrutta le vulnerabilità di app come Whatsapp, per intercettare il telefonino di un centinaio di giornalisti d'inchiesta, attivisti pro migranti e difensori dei diritti umani «osservati speciali» di una dozzina di Paesi europei, vale a dire Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. La notizia lanciata settimana scorsa dal Guardian trova conferme anche in Italia, con almeno sette vittime italiani, di cui illustri: il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e Luca Casarini di Mediterranea.
Chi spiava il capomissione della Ong e il direttore di una testata online? Il governo nega, i nostri servizi segreti «non spiano giornalisti» ma intanto la sinistra coglie la palla e la rimbalza in Parlamento mentre si discute del caso Almasri e del protocollo Albania, coi soliti mantra «spiano chi salva vite e liberano chi tortura i migranti», tuona il vicepresidente Avs alla Camera Marco Grimaldi.
Venerdì scorso Meta avrebbe comunicato a un centinaio di giornalisti europei che il loro telefono era stato violato da una operazione di spyware, che Whatsapp aveva bloccato l'attacco al dispositivo ma consigliava loro di cambiare cellulare. Il software messo a punto dalla israeliana Paragon Solution sarebbe stato venduto al governo Usa e alle agenzie governative di intelligence «amiche» (non a India, Polonia o Messico, ad esempio), con l'impegno di risparmiare attivisti e giornalisti. C'è anche l'Aise, l'Agenzia di intelligence che si muove all'estero? Ynetnews.com conferma che tra i clienti di Paragon c'è Palazzo Chigi.
«I captatori informatici sono lo strumento principe che le agenzie i servizi segreti utilizzano per intercettazioni preventive tramite la violazione di programmi come Telegram o Signal, anche su soggetti estranei a potenziali indagini sospettati di avere legami con soggetti che attentano alla sicurezza nazionale, con il mercato di clandestini o con attività terroristiche», ci dice una fonte, senza entrare nella vicenda. «Chi ha sviluppato le più ampie librerie di vulnerabilità delle app sono Stati Uniti e Israele», ci conferma un legale che si occupa di captazioni e privacy. Qualche anno fa nell'inchiesta su Mimmo Lucano alcuni cronisti che si occupavano del caso Riace erano stati intercettati, lo stesso Casarini da più di un anno è a processo a Ragusa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per aver salvato 27 migranti in cambio di denaro ed è già stato bersaglio delle captazioni dei pm siciliani.
In serata è Palazzo Chigi a chiarire la situazione, a voler riferire al Copasir e a rassicurare i sette bersagli italiani (i nomi degli altri cinque sono tutelati dalla privacy) così escludendo «che siano stati sottoposti a controllo da parte dell'intelligence». Vista la gravità della situazione è stata attivata l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale che si è subito messa in contatto con lo studio legale Advant, che tutela WhatsApp Ireland Limited.
Il Pd ha già presentato un'interrogazione parlamentare e minaccia battaglia in aula, mentre lo scontro politico tra l'americana Meta e
l'israeliana Paragon Solution, fondata dall'ex primo ministro Ehud Barak e a un passo dalla cessione per 900 milioni di dollari alla società di private equity Usa AE Industrial Partners, rischia di deflagrare ulteriormente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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