“Il caso Pozzolo non danneggia Meloni”. La sentenza del sondaggista smonta la sinistra

Il sondaggista Renato Mannheimer ridimensiona il caso Pozzolo: "Gli episodi di cronaca non contano, è Meloni che attira voti e riesce a mantenerli"

“Il caso Pozzolo non danneggia Meloni”. La sentenza del sondaggista smonta la sinistra
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Brutte notizie per la sinistra parlamentare e mediatica. Mentre continuano le indagini sullo sparo partito dalla rivoltella dell’onorevole Emanuele Pozzolo subito dopo la mezzanotte del nuovo anno il dato politico è uno solo: il caso del “pistolero”, seppur gravissimo, non riesce a danneggiare il partito di Giorgia Meloni e la figura della presidente del Consiglio. La rivoltella di Pozzolo, secondo la spiegazione del sondaggista Renato Mannheimer su Italia Oggi, indispettisce sì l’opinione pubblica ma non fa cambiare di un millimetro le decisioni di voto a favore di Fratelli d’Italia.

Dopo alcuni casi che hanno danneggiato l’immagine dell’esecutivo, dalla vicenda Donzelli-Delmastro all’episodio del treno fermato dal ministro Lollobrigida, ecco che arriva una buona notizia per Meloni e soci. “I sondaggi – spiega dalla colonne di Italia Oggi il sondaggista Renato Mannheimer - suggeriscono infatti che coloro che attualmente si dichiarano intenzionati a dare il proprio voto a Fratelli d'Italia siano ancora numerosi, benché lievemente diminuiti negli ultimi mesi, ma non in modo tale da sminuire seriamente la forza del partito che si colloca oggi, oltre il 29% (stima Ipsos per il Corriere della Sera), a fronte del 26% ottenuto alle elezioni politiche del 2022”.

La tenuta di Fratelli d’Italia, potenzialmente contro intuitiva viste le ultime cronache sfavorevoli, si spiega per due ragioni tanto semplici quanto importanti. “Il primo – continua Mannheimer - consiste nel fatto che queste vicende non influiscono più di tanto sulla scelta di voto”. Il motivo? È presto detto. Le preoccupazioni degli italiani sono tutt’altre: dalle tematiche sul lavoro e sull’occupazione fino al problema della sanità, eterno tallone d’Achille del Belpaese. “Gli episodi di cronaca quotidiana – ricorda il sondaggista - incuriosiscono, divertono e, se si vuole, producono scandalo, stupore e irritazione, ma non «contano» più di tanto nel formare la propria opzione di voto”.

Ma è la seconda spiegazione che dovrebbe spaventare i signori della gauche nostrana.“Il secondo motivo – continua il noto sondaggista - è però ancora più importante e risiede nel consenso per la leadership del partito. Una delle ragioni principali del voto attuale per Fratelli d'Italia e, al tempo stesso, il fattore prioritario del suo successo sta essenzialmente nella presenza di Giorgia Meloni al suo comando”.

Insomma, è Giorgia Meloni a dare le carte e gli altri possono solo seguire le sue regole. "In altre parole – conclude Mannheimer - è soprattutto lei che attira i voti e contribuisce in modo determinante a mantenerli”.

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