Lo stupro di Palermo, che ha visto 7 giovani tra i 17 e 22 accanirsi contro una coetanea, sta facendo discutere animatamente l'opinione pubblica. La condanna contro gli stupratori è, ovviamente, bipartisan, ma il fatto ha portato a inevitabili riflessioni sulla deriva delle nuove generazioni. Episodi di questo tipo sono sempre più frequenti tra i giovanissimi, oltre che tra gli adulti, come dimostrano le cronache. Motivo per il quale il governo sta lavorando a provvedimenti ad hoc. Particolarmente colpito dalla vicenda di Palermo è stato il ministro Matteo Salvini, che fin dalle prime battute di questo caso, appena i giornali hanno iniziato a parlarne, ha riproposto una soluzione che da tempo la Lega sostiene contro gli stupratori: la castrazione chimica.
Lo ha poi ribadito anche in una diretta su Facebook: "Uno stupratore o un pedofilo, italiano o straniero che sia, la deve pagare fino in fondo. E siccome sono dei malati, i malati vanno curati e messi poi in condizione di non ripetere la loro follia". Quindi, ha aggiunto, "il blocco androgenico, o la castrazione chimica, secondo me in via sperimentale anche in Italia potrebbe servire come dissuasione nei loro confronti". Il pensiero del leader della Lega è condiviso anche dal partito, tanto che la sezione siciliana ha indetto in questi giorni una petizione affinché la proposta arrivi in Aula per la discussione. "Castrazione chimica per stupratori e pedofili: firma anche tu. Stupro Palermo: la Lega Sicilia lancia una raccolta firme", si legge nell'incipit della petizione lanciata sui social da Annalisa Tardino, eurodeputata e coordinatrice regionale in Sicilia.
"Lo stupro di gruppo consumato a Palermo e la terribile violenza inflitta alla ragazza non rappresentano un fatto isolato. Non basta manifestare sgomento e solidarietà alle vittime, per i colpevoli di questi reati servono pene severe e tolleranza zero, che fungano anche e soprattutto da deterrente", si legge ancora.
La Lega Sicilia spiega che sostiene la proposta di legge "per la castrazione chimica, come misura volontaria e opzionale, nel rispetto della Costituzione. Misura peraltro già prevista e consentita in tanti Paesi del Nord Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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