"Contro l'orrore della politica reazionaria". Saviano strumentalizza il Papa e attacca Salvini

Lo scrittore non ha perso l'occasione di usare la morte del Santo Padre per uno dei suoi attacchi al governo e al ministro dei Trasporti

Roberto Saviano
Roberto Saviano
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La morte di Papa Francesco ha colto molti di sorpresa e tra la giornata di ieri e oggi è stato un profluvio di messaggio di addio al Santo Padre, anche da parte di chi in vita lo ha ignorato. Anche da morto, Francesco viene tirato per la giacchetta, cercando di attribuirgli una connotazione politica, portandolo dalla parte di maggior interesse. Un lavoro che in tanti stanno facendo a sinistra in queste ore. Tra questi c'è anche, inevitabilmente, Roberto Saviano, che non ha perso l'occasione per fare qualche like usando la morte del Pontefice come mezzo di strumentalizzazione anti-governativo.

"Le parole di 'Fratelli Tutti' come eredità politica, la gratitudine da ateo per l’impegno accanto ai migranti, i detenuti, gli ultimi, contro l’orrore della politica reazionaria. Addio Papa Francesco", ha scritto Saviano su Facebook, citando un passaggio della terza enciclica di Papa Francesco pubblicata a ottobre 2020. Il Santo Padre non ha mai parlato di "politica reazionaria", questo è un commento o, meglio, un'interpretazione personale dello scrittore, abile nel piegare le parole di Papa Francesco al suo interesse personale. Per farlo, Saviano ha tirato fuori dal cassetto perfino delle vecchie immagini di Matteo Salvini, risalenti a una manifestazione di Pontida nel 2016, ormai 9 anni fa. In quel periodo, l'attuale vicepremier, non aveva alcun ruolo nel governo italiano, era segretario federale della Lega Nord ed eurodeputato.

"Pensate che questo individuo è ministro. Maglietta incredibile", scrive Saviano mostrando un fermo immagine di un video in cui Salvini, nel 2016, mostrava una maglia con scritto "il mio Papa", con un immagine di Benedetto XVI. Nulla di strano, considerando che tanti fedeli della Chiesa cattolica hanno spesso espresso la propria preferenza per Joseph Ratzinger finché è stato in vita, anche dopo la sua rinuncia al ministero di Vescovo di Roma.

Non è chiaro cosa ci sia di incredibile, per Saviano, nella maglia mostrata da Salvini nel 2016, anche alla luce del fatto che ognuno vive la propria fede come ritiene più opportuno, nel pieno della libertà garantita a chiunque. Per l'ennesima volta, lo scrittore non ha perso occasione per sferrare il suo attacco al governo e, nello specifico, a Matteo Salvini, in un momento in cui a tutti dovrebbe essere richiesta sobrietà

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