Era il 1979 e Giorgio Almirante, segretario del Movimento sociale italiano, veniva intervistato da Enzo Tortora. Il nome del programma era “Contropelo” per due motivi: il primo, e più evidente, era che l’ospite era costretto a farsi fare la barba mentre veniva interrogato; il secondo, più profondo, è che le domande poste dal giornalista erano taglienti e affilate proprio come un rasoio.
1979, dunque. Si parla liberamente, proprio come dal barbiere. Il giornalista cita una foto in cui si vedono alcuni giovani del Fronte della Gioventù contro la squadra di basket di Israele, in quei giorni ospite a Varese. E Almirante, dopo aver detto di aver fatto analizzare l’immagine e aver scoperto che oltre ai suoi erano presenti anche “dei baldi giovanotti appartenenti alla Democrazia cristiana e altri al Partito comunista”, afferma: "Nei confronti dei miei ho espresso vivissima deplorazione perché hanno agito tutti quanti da cretini”. Perché la posizione dell’Msi, nei confronti dello Stato ebraico, è sempre stata chiara: al suo fianco, senza se e senza ma.
Perché Israele era (soprattutto negli anni della Guerra fredda) ed è ancora oggi un avamposto dell’Occidente in Medio Oriente.Una lezione, quella di Almirante, valida non solo per gli eventi di ieri. Ma anche per quelli documentati oggi da FanPage.
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