"Danneggia la Rai", "Non capisco". Lega-Forza Italia, scintille sul canone

"Canone Rai già il più basso in Europa. Lo stop danneggerebbe l'azienda", dice Tajani. Salvini invece rivendica la linea del Carroccio: "Il tema è nel programma della Lega da 30 anni"

"Danneggia la Rai", "Non capisco". Lega-Forza Italia, scintille sul canone
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Prosegue lo scambio opinioni tra Lega e Forza Italia in merito alla proposta - avanzata ieri dal Carroccio - di aumentare la pubblicità sull'emittente del servizio pubblico per abbassare di conseguenza il canone. Dopo il no secco con cui aveva accolto l'ipotesi, il partito azzurro è oggi tornato a ribadire le proprie ragioni sulla questione, attraverso le parole del vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

Lo stop al canone proposto dalla Lega "danneggerebbe la Rai, una grande industria" che "va tutelata", ha affermato il ministro degli esteri e leader azzurro parlando con i cronisti nel Transatlantico della Camera. "Ognuno legittimamente può proporre di togliere il canone ma sarebbe una scelta che non andrebbe nella direzione della Rai. Toglierlo farebbe un danno alla Rai, poi a Mediaset e La7", ha spiegato ancora Tajani. "Non c'è una difesa di Mediaset", ha quindi aggiunto. E ancora: senza il canone della Rai che "tra l'altro è il più basso in Europa, il sistema industriale rischierebbe il collasso".

Di segno opposto le considerazioni avanzate sull'argomento da Matteo Salvini, che invece ha condiviso la proposta presentata ieri dal deputato leghista Stefano Candiani. "L'abbassamento e l'abolizione del canone Rai è nel programma della Lega da 30 anni, ma bisogna trovare altre fonti di finanziamento, la pubblicità. Forza Italia parla di Mediaset, li capisco, a me interessa che tutti possano lavorare, però il servizio pubblico lo pagano tutti cittadini italiani", ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a margine della visita al cantiere della nuova pista di bob in fase di realizzazione per le Olimpiadi 2026, a Cortina.

"Se si riesce ad abbassare ulteriormente il canone aumentando gli introiti pubblicitari non vedo dove sia il problema, non capisco la polemica", ha aggiunto Salvini. E il confronto interno alla maggioranza è subito diventato un pretesto utilizzato dalle opposizioni. "Se si vuole ragionare sulle risorse da dare alla Rai, lo si faccia partendo da un presupposto che è peraltro sancito dal Regolamento europeo sulla libertà dei media: servono risorse stabili per non assoggettare la Rai al governo di turno.

Un governo serio partirebbe da qui", ha scritto sui suoi profili social la presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia. Alla senatrice pentastellata sfugge che quella tanto auspicata riforma non è stata compiuta nemmeno dai Cinque Stelle, che pure sono stati al governo e hanno avuto l'opportunità di agire sul tema.

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