"Anime morte". De Luca contro il Pd: "Seppelliamole con tutti gli onori"

Il presidente della Campania definitivo sui suoi compagni di partito: "Miserabili"

"Anime morte". De Luca contro il Pd: "Seppelliamole con tutti gli onori"

“Il Pd è il nulla, anime morte, seppelliamole con tutti gli onori”. Non lo dice un esponente della destra, ma uno di loro, uno dei leader del Partito Democratico, nonché uno dei pochi amministratori importanti che ancora esprimono: Vincenzo De Luca.

Il Presidente della Campania è l’unico tra i dem ad ammettere che il sistema venuto a galla con il Qatargate non riguarda solo un esponente, ma è un metodo comune in tutto il partito democratico: “Al di là di questa vicenda, che è una vicenda singola su cui interverranno i giudici, nel Pd c'è un gruppo dirigente di miserabili su piano politico, costituito al 99% di presuntuosi e all'1% di totali nullità politiche, salvo qualche rarissima eccezione. Indigna ancora di più - prosegue - che chi ha governato il partito continua a dare le carte, a fare interviste, ad assumere incarichi, pur essendo totalmente al di fuori della società italiana: anime morte, come le definitivo qualche tempo fa. C'è da essere veramente indignati, ancora di più" .

Ha pensato di candidarsi al Congresso? “Si e no- risponde De Luca- Ma con queste regole congressuali credo che davvero ci sia tanto tempo da perdere e quindi meglio lavorare su cose serie. Il congresso è fatto sulla base di regole demenziali, totalmente autoreferenziali. Mi hanno detto che hanno inventato il tesseramento al Pd con la carta di credito, con il pos. Questo con la motivazione di evitare i pacchetti di tessere. Ma non era più semplice obbligare a ognuno di andare a farsi di persona la tessera? 28 euro per il tesseramento a persona, ma dove vivono questi miserabili? Un gruppo dirigente miserabile che ha lavorato per anni solo per creare correnti, sottocorrenti, gruppi e sottogruppi, del tutto indifferente al lavoro nei territori, alla militanza, al sacrificio e ai risultati- e ancora- Abbiamo avuto una grandissima parte di dirigenti cooptati, gente che non avrebbe nemmeno il voto di sua madre. Io sono l'unico esponente - l'affondo di De Luca-che ha rivolto critiche sulla linea politica da anni. Non ricordo nessun altro che ha avuto il coraggio di parlare chiaro, pronti a farsi qualche nemico, sui temi del Mezzogiorno, del Piano per lo sviluppo del sud: per anni l'ho ripetuto a questi miserabili che era il punto di partenza di una politica seria per il sud. Poi i temi della sburocratizzazione, della giustizia, della sicurezza urbana, soprattutto in relazione alle aree giovanili”.

C’è speranza allora per il Pd? "Solo con rinnovamento radicale e totale del gruppo dirigente, ma è un'impresa al limite dell'impossibile. Il presupposto- secondo De Luca- è mettere da parte tutti quelli che per 15 anni sono stati in organismi dirigenti del Pd e nel governo nazionale. Tutti, nessuno escluso”. Infine sulla tragedia di Ischia De Luca frena sui rientri in casa degli sfollati: “Che dopo 10 giorni dal disastro subentrasse un fenomeno di rimozione del tema lo davo per scontato.

Ora però a Casamicciola bisogna dire con chiarezza che il ritorno nelle abitazioni precedenti presuppone un piano per la sicurezza e una verifica delle condizioni. Non possiamo correre il rischio di avere altri morti".

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