La firma essenziale e la natura "impetuosa": chi sono davvero Schlein e Bonaccini

L'analisi grafologica dei due candidati alla segreteria del Partito democratico, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

La firma essenziale e la natura "impetuosa": chi sono davvero Schlein e Bonaccini

Stefano Bonaccini

Dalla scrittura e dalla firma di Stefano Bonaccini emerge una personalità ricca e determinata, che trova le sue basi anche su buone capacità di verifica e di critica. Ciò poco spazio lascia a tentennamenti, per cui possono attivarsi in lui forme di pensiero
basate sulla logica che lo portano a destreggiarsi per evitare ostacoli che possano intaccare il proprio operato. Risulta pertanto persona coerente ma non sempre facile da gestire, soprattutto se messo in discussione. Infatti, proprio in virtù della sua natura impetuosa (temperamento sanguigno secondo Ippocrate), ama lottare ed essere sempre all’altezza delle situazioni difendendo le proprie decisioni. Se poi l’altro non segue la sua linea e l’accordo diventa divergente, allora “alza i tacchi e se ne va”. La firma conferma quanto emerge dalla scrittura: l’aspetto sociale, vissuto come paternità, lo ha portato a posizioni di preminenza come quella di essere stato Presidente della Regione Emilia Romagna, dove, anche con un po’ di testardaggine, ha svolto il suo compito evitando sbandamenti e sconfitte.

Firma Bonaccini


Elly Schlein

La firma di Elly Schlein mette in evidenza una certa difficoltà nel mantenere una corretta linea di condotta soprattutto nell’interazione con l’altro. La comunicazione viene maggiormente investita su tematiche che possono andare a consolidare una paternità che poco ha potuto incidere sulla sua natura affettiva, portandola a difendersi più che a sviluppare in modo sereno le proprie potenzialità. La firma, essenziale nelle forme, con uno spazio ridotto tra le lettere e rigida nel gesto, è espressione di un Io ancora alla ricerca di soddisfazione e di gratificazione. Infatti, la Schlein potrebbe trovare spazio più nell’arte dove il senso del bello, della forma e della ricerca dell’essenziale troverebbero maggiori appagamenti, soddisfacendo quella sensibilità femminile di cui è dotata.

Le regole educative apprese, che si riscontrano nel parallelismo degli assi letterali, possono aver influito molto sul suo cammino, rendendola ostinata e poco propensa all’ascolto degli altri: è come se queste regole fornissero palizzate di protezione legate al timore dell’invadenza altrui. Ecco allora farsi strada un comportamento combattivo che poco spazio lascia alla disponibilità.

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