Grasso: "Le commissioni non si possono convocare"

Il presidente del Senato: "Se prima non ci sarà la possibilità di distinguere tra maggioranza e opposizione non è possibile convocare le commissioni parlamentari"

Grasso: "Le commissioni non si possono convocare"

I risultati delle ultime elezioni politiche impediscono, com'è noto, la formazione di un governo, a meno che non si arrivi a un accordo tra due o più forze politiche rivali per dare vita a un "esecutivo di scopo" o "del presidente", secondo le terminologie più in voga in questi giorni. Si è molto dibattuto, di recente, sulla "prorogatio" del governo Monti, che non è stato mai sfiduciato ma, seconda prassi costituzionale, dovrebbe occuparsi solo dell'ordinaria amministrazione. Insomma, non è un governo nel pieno dei poteri. Anche se alcuni sostengono il contrario (il professor Paolo Becchi, ad esempio, vicino al Movimento 5 Stelle), affermando che il parlamento può tranquillamente lavorare anche senza nuovo governo, perché, in fondo, un governo in carica c'è già.

Ora, se è vero che il parlamento, insediatosi il 15 marzo, può tranquillamente legiferare, un problema tecnico-giuridico di non poco conto esiste: la formazione delle commissioni parlamentari. Gli esponenti del M5S da giorni battono i pugni sul tavolo chiedendone la formazione, per dare modo al parlamento di lavorare (senza commissioni di fatto è impossibile). Ma come sa non solo un esperto di diritto costituzionale ma anche uno studente al primo anno di Giurisprudenza o Scienze politiche, il problema è che senza distinguere tra maggioranza e opposizione è impossibile formare le commissioni. Chi le presiederebbe se, com'è noto, la loro guida (salvo quelle di controllo) è affidata alle forze che in parlamento detengono la maggioranza?

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, spiega il problema: "Non si potranno convocare le commissioni se prima non ci sarà la possibilità di distinguere tra maggioranza e opposizione. Questo non è possibile fino a quando non ci sarà un governo che ha la fiducia del Parlamento".

E prosegue: "Noi stiamo facendo tutte le attività che possiamo fare e ho chiesto ai capigruppo di favorire la designazione dei componenti e ne stanno arrivando. Per ora andiamo avanti con la commissione speciale e, se sarà necessario, si potranno istituire altre commissioni speciali". Intanto lo stallo continua. E gli italiani aspettano.

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